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 2016  febbraio 28 Domenica calendario

Intanto Warren Buffett scommette sull’America

Questa volta Warren Buffett non solo ha fatto il pieno di utili e consolidato l’immagine di Oracolo degli investimenti, ma si è guadagnato un nuovo appellativo: «L’ottimista di Omaha». Il numero uno di Berkshire Hathaway ha ostentato la sua visione decisamente rosea sul futuro degli Stati Uniti, tanto da dire che «i bambini nati oggi in America rappresentano la generazione più fortunata della storia». L’occasione è stata la lettera inviata dall’85 enne agli azionisti della sua conglomerata finanziaria, giunta quest’anno in netto anticipo con l’obiettivo – sembra – di scuotere coscienze e mercati. E non è da escludere che la tempistica sia legata alla fatto che il Paese si trovi nel bel mezzo di una delle campagne presidenziali più anomale e incerte della recente storia. La missiva è però prima di tutto l’occasione per illustrare i brillanti risultati aziendali: Berkshire archivia il 2015 con un utile netto in aumento a di 24,08 miliardi di dollari. L’oracolo di Omaha si lancia quindi in una riflessione a cavallo tra politica ed economia, prendendo di fatto di mira i candidati di entrambe le sponde politiche. «È l’anno delle elezioni e i candidati non fanno altro che parlare dei problemi del Paese, che solo loro ovviamente possono risolvere. Il risultato è che molti americani ritengono che i propri figli vivranno in condizioni peggiori delle loro. Idea assolutamente sbagliata». Buffett scrive che l’economia Usa sta meglio, anche se occorre rafforzare gli ammortizzatori a tutela di chi perde il lavoro. Un affondo che contrasta la retorica anti-sistema del front-runner repubblicano Donald Trump, ma anche Hillary Clinton e i suoi affondi su diseguaglianza e debito pubblico. L’oracolo di Omaha è invece assai meno ottimista sulle questioni ambientali: «pongono un rischio per il pianeta», chiosa Buffett, che ragionando in chiave utilitaristica teme ricadute sui bilanci delle attività assicurative che fanno capo al gruppo. Ed è proprio a una di queste che pensa guardando al suo futuro: «Mi auguro di festeggiare il mio 100 esimo compleanno con la mia Geico, prima assicurazione negli Usa». Un riferimento che punta ad esorcizzare le incertezze economiche e soprattutto le premonizioni cupe che le cassandre di Wall Street diffondono per l’era post-Buffett.