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 2016  febbraio 28 Domenica calendario

Calendario degli eventi spaziali di marzo

«Ci sono più cose in cielo...» recita l’Amleto di Shakespeare, e le sue parole potrebbero ben accompagnare il prossimo mese di marzo affollato di eventi cosmici come raramente accade quando si portano i nostri occhi oltre l’atmosfera. Protagonisti sono corpi celesti, coincidenze astronomiche, missioni spaziali ed eventi inaspettati che animeranno la curiosità.  
Tutto inizierà il primo di marzo quando Scott Kelly ritornerà sulla Terra dopo un anno di soggiorno sulla stazione orbitale per un esperimento che vuole addirittura fare l’esame ad Albert Einstein. La sua teoria della relatività prevede, infatti, che il tempo rallenti quanto più la velocità di un corpo si avvicina a quella della luce. Viaggiando quindi a 27 mila chilometri orari, pur essendo questo un valore lontano dal riferimento, è comunque tanto considerevole da poter, forse, lasciare un segno. Gli scienziati della Nasa tenteranno di verificare se Scott ha rallentato il suo invecchiamento rispetto al fratello gemello, anche lui astronauta e rimasto a terra. Impresa ardua ma interessante ed è la prima volta che si tenta. Il sogno del ringiovanimento attrae.  
Un po’ di inquietudine aveva invece generato l’arrivo, previsto per il 5 marzo, dell’asteroide «2013tx68» del diametro di 30 metri. La sua traiettoria non è ancora definita e gli scienziati della Nasa dicono che potrebbe passare lontano dalla Terra 14 milioni di chilometri ma anche a soli 17 mila chilometri; vale a dire più vicino dei satelliti per le telecomunicazioni che ruotano a 36 mila chilometri. Inizialmente, qualche previsione aveva fatto temere addirittura un impatto con la Terra ma poi la Nasa ha smentito precisando una probabilità quasi inesistente (una su 250 milioni). Ricordando tuttavia l’inaspettata visita della meteora caduta a Celjabinsk il 15 febbraio 2013, esplosa nel cielo causando danni e 1.200 feriti, si dimostra come l’arrivo di questi corpi astrali debba essere valutato. Quello stesso giorno, tra l’altro, in serata un asteroide di una cinquantina di metri sfiorava il nostro globo da 24 mila chilometri. 
Tranquillamente in attesa dello spettacolo sono invece gli abitanti dell’Indonesia lungo la fascia tra Asia, Australia e Pacifico che il 9 marzo potranno godere di un’eclissi totale di Sole. Noi potremo seguirla in streaming guardandola su vari siti Internet. Direttamente coinvolti saremo invece cinque giorni dopo quando, il 14 marzo, da Bajkonur partirà la prima sonda europea dell’Esa destinata a sbarcare su Marte il prossimo ottobre. Battezzata Schiaparelli – come l’astronomo che dall’osservatorio milanese di Brera aveva scoperto i famosi canali capaci di accendere, oltre all’interesse per la sua esplorazione, anche la fantascienza – è stata realizzata in Italia sotto la guida dell’Asi, l’Agenzia spaziale italiana, coinvolgendo i nostri scienziati dell’Università di Padova e dell’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) di Napoli impegnati a studiare venti, polveri e tempeste del Pianeta rosso in previsione dei futuri sbarchi umani.  
Il nostro sguardo sarà di nuovo rivolto al cielo nelle notti del 21 e 22 marzo per un evento anch’esso raro: addirittura un doppio passaggio di comete. Per il momento non sembrano visibili a occhio nudo e occorrerà almeno un apparecchio amatoriale. La prima ad arrivare sarà la «252P/Linear 12» che sfreccerà a 5,3 milioni di chilometri dalla Terra. Il giorno dopo sarà la volta della cometa «P/2016 BA14» scoperta nel gennaio scorso dall’osservatorio nelle Hawaii e inizialmente giudicata un asteroide. Forse potrebbe essere una parte della prima dato che vola su un’orbita molto simile. Ma questa, transitando a 3,5 milioni di chilometri da noi, segnerà un record: sono infatti 246 anni che un astro con la coda non ci passa tanto vicino. E speriamo che il Sole sciolga i suoi ghiacci così la potremo osservare meglio per ricordarla.