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 2016  febbraio 27 Sabato calendario

«Io sono molto contento che siano arrivati i voti di Verdini». Parola di Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera

Legare i voti di Verdini al congresso è, per Ettore Rosato, un’offesa al buon senso, che serve a Speranza e agli altri aspiranti successori di Renzi per selezionare il candidato della minoranza per la segreteria del partito.
«I voti di Verdini non cambiano la maggioranza. Sono voti aggiuntivi su un provvedimento molto importante, per il quale il centrosinistra si è sempre battuto. E io – aggiunge il capogruppo del Pd alla Camera, senza timore di far infuriare ancor di più i colleghi della minoranza – sono molto contento che siano arrivati». Per Speranza il Pd non imbarca voti, ma un ceto politico di riciclati della destra che stavano con Cosentino, con Cuffaro... Rottamazione o trasformismo? «È una polemica strumentale, noi non andiamo a cercare nessun voto, né di Cuffaro né di altri. Abbiamo ottenuto sulle unioni civili dei voti parlamentari e mi sembra che dire altro sia offensivo per l’intelligenza degli italiani».
Il capogruppo lascia aperta la possibilità che Renzi decida di anticipare il congresso, ma per i suoi calcoli, non certo perché lo chiedono Bersani e compagni: «È una polemica interna alla minoranza per determinare chi ha la leadership, piuttosto che un dibattito sul futuro del partito. Io comunque non ho mai visto Renzi impaurito di fronte alle sfide interne del Pd». Tra Speranza e Renzi chi vince? «Il congresso deciderà chi sarà il nostro candidato premier nel 2018». Intende che Speranza non ha il fisico per Palazzo Chigi? «Sarà un confronto interessante...».
Sarà anche interessante vedere se davvero, dopo il referendum sulle riforme, i verdiniani entreranno al governo come dicono. Ma qui Rosato glissa: «Verdini dimostra anche così di voler fare la guerra al Pd, dal punto di vista politico è l’avversario più capace che abbiamo. Infatti parliamo ormai di lui, non di Berlusconi». L’ex Cavaliere era un nemico giurato della sinistra, mentre Verdini ce l’avete in casa... «Non ce l’abbiamo in casa, ha votato le unioni civili e voterà altri provvedimenti del governo, ma è una legittima scelta di chi sta all’opposizione. Verdini era in maggioranza con Bersani segretario, quando il Pdl non si era ancora frantumato».
E a Gotor, che accusa Renzi di aver «imbandito la tavola» per Verdini e prevede un «conto salato» per il Pd, Rosato risponde così: «Nel giorno dopo l’approvazione al Senato delle unioni civili e alla Camera del conflitto di interessi non capisco chi, invece di parlare di temi su cui la sinistra ha fallito per anni, se la prende con il Pd». Con Verdini discuterete anche di banche, come teme la minoranza? «Questa è una provocazione. Comunque noi siamo abituati a discutere in maniera trasparente con tutto il Parlamento, forse altri avevano abitudini diverse».
Il punto politico, a guardarla con gli occhi di chi sta con Renzi in maggioranza, è che Verdini ha reso i bersaniani ininfluenti al Senato. Saranno ricandidati, o hanno più speranze con la scissione? «Il Pd è un bene da preservare e nessuno è inutile, tranne chi decida di andarsene». Renzi sta provando a liberarsi dell’ala sinistra? «Io lavorerò sempre per tenere unito tutto il Pd».