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 2016  febbraio 26 Venerdì calendario

Che fare quando cala la libido? Anche sesso a pagamento, se serve. Il decalogo del filosofo tedesco Wilhelm Schmid per risvegliare il desiderio

Avvertenza numero uno: “Non bisogna per forza essere sessualmente frustrati per leggere questo libro” è stato scritto a proposito di Sex out, l’arte di ripensare il sesso. È vero. E lo stesso vale per questo articolo, dove spiegheremo il motivo del successo di questo nuovo saggio di Wilhelm Schmid (Fazi Editore, pagg. 112, euro 12, trad. F. Ferraguto), celebre filosofo tedesco che già in precedenza aveva distillato le sue perle di saggezza per spiegare ai suoi lettori come vivere felici e come invecchiare serenamente.
Non c’è niente che la gente al giorno d’oggi brami più ardentemente di qualcuno che gli spieghi le cose. Tutto è disponibile ovunque e specie in Internet, ma mai come in quest’epoca la gente ha bisogno di linee guida.
E lo stesso vale anche per il sesso. È un fenomeno di massa, un’euforia collettiva, un culto del piacere a cui partecipano tutti. A parole. Ma la realtà non è questa. Infatti il nostro guru teutonico si concentra su uno dei veri tabù della nostra epoca: il cosiddetto “Sex out”, che tecnicamente è definito come “l’interruzione dell’attività sessuale”. Possibile che un’epoca ossessionata dal sesso sia caratterizzata dalla progressiva scomparsa del piacere e della sessualità?
Che fare quando cala la libido? Singoli in crisi di astinenza, coppie che hanno perso interesse alla pratica. Il calo della libidine e dell’attrazione sessuale è un problema che riguarda forse non tutti tutti, ma sempre più persone in un’epoca il cui al sesso è data un’importanza quasi isterica.
La verità è che il sesso praticato è una quantità infinitamente inferiore di quello dichiarato. Chi dice di aver pescato il tonno da 10 chili spesso si è dovuto accontentare di una sardina. E molti di più hanno smesso addirittura di andare a pesca. Il nostro Schmid si propone un’impresa titanica: fornire dieci possibili risposte al calo del desiderio e dare dieci possibilità nell’arte di ricominciare a fare sesso.
1. Parlare. Sembra il consiglio più banale, eppure è la cosa più difficile. Vabbè la parità di diritti, dignità e opportunità. Ma in camera da letto uomini e donne hanno esigenze diverse. Non se ne può parlare?
2. Aprirsi. Ovvero sviluppare l’arte dell’interpretare e del comprendere. Quella che gli antichi chiamavano ermeneutica. Le donne in questo sono più brave degli uomini. “Chi comprende di più, ottiene di più dalla vita” dice Schmid. Anche nel sesso, ovviamente.
3. Piacersi. È alla base di molte delle cose della vita. Non c’è essere più erotico di chi ha cura di sé, sostiene Schmid. Comprende anche il capitolo “darsi soddisfazione” e le varie forme di “voluttà verso se stessi” come direbbe Kant. Noi lo chiamiamo in un modo, ma non dimentichiamo che Schmid è un filosofo.
4. Imparare a fare sesso. L’obiettivo è tentare l’altro e dargli piacere. E ricordarsi che “solo il 4% delle donne riesce a raggiungere l’orgasmo con la sola penetrazione” secondo il terapeuta sessuale Elia Bragagna citato da Schmid. Insomma, un po’ di fantasia e inventiva.
5. Gioco del Mikado. Non è un giochino erotico, ma ci aiuta a capire perché le cose non sono semplici come dovrebbero. Nella realtà le cose che erano attraenti possono diventare imbarazzanti o addirittura schifose. Perché? Tutti, più o meno, vogliono sesso, senza conseguenze, però. Non è possibile, come insegna il Mikado.
6. Famolo strano. Cercare del sesso alternativo. Che non vuol dire farlo con una terza, una quarta o una quinta persona. Ma farlo in forma alternativa, da soli o in due. Benvenute le fantasie perverse, dal latino perversus, cioè invertire, rispetto a quello che è la cultura ordinaria.
7. Sesso a pagamento. Le forme sono tante, visto che è il mestiere più vecchio del mondo e il filo rosso della storia. Occasionale o regolare, tutto va bene. Abbattiamo il tabù. L’importante è che non ci sia sfruttamento e che derivi da una libera scelta (e qui casca l’asino: difficile stabilire il limite).
8. Sesso virtuale. Date sfogo al vostro sesso mentale. C’è sempre stato. Oggi ci sono anche gli smartphone. Non credo ci sia bisogno di altre spiegazioni filosofiche.
9. Coltivare l’amicizia. Inteso come “amicizia erotica”. Non c’è di meglio, soprattutto nelle relazioni stabili, che un legame dove l’onere è l’amicizia mentre la leggerezza è l’eros. Un po’ come facevano gli antichi filosofi greci, insomma.
10. Il piacere della castità. Chiediamoci: è davvero così importante e fondamentale nella vita? Potrebbe anche non essere così. Ovvero: ho la possibilità di vivere (e bene) in libera castità. Socrate nel Simposio lo teorizzava così: il sesso è piacere della carne. La carne è caduca, per questo il sesso non è importante. Eterne sono solo le idee.
I dieci consigli finiscono qui. Ognuno deve trovare il suo caso. E darsi un po’ da fare. Per non finire come Socrate con la moglie Santippe: il prima caso di “sex out” della storia conosciuta.