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 2016  febbraio 25 Giovedì calendario

Thohir vuole vendere l’Inter

Erick Thohir e l’Inter, una storia dal futuro incerto. Il patron indonesiano da tempo ha dato mandato a Goldman Sachs di trovare un nuovo partner. La banca d’affari però non si sta muovendo solo alla ricerca di un socio, ma soprattutto di un vero e proprio compratore. Trovarlo non è semplice. Per rilevare il club servono 410 milioni: 110 per Thohir e 300 in garanzie bancarie. La tentazione di vendere è forte, i conti sono in profondo rosso e i risultati scarseggiano.
A oggi un compratore non ha ancora bussato. Si guarda a Oriente e alla potentissima Wanda, il colosso cinese che tra l’altro controlla Infront, ma non è escluso che possa essere Tronchetti Provera il ponte giusto per trovare in Cina un acquirente, sfruttando i buoni rapporti con ChemCina, azionista di maggioranza di Pirelli.
Thohir si è raffreddato nei confronti dell’Inter, ma che sia propenso a passare la mano è una novità. Sperava di tornare prima in Champions League, ma rischia quest’anno di bucare l’appuntamento con i 50-60 milioni garantiti dall’Uefa. Il tecnico Mancini chiede una squadra competitiva per tornare a lottare per lo scudetto e Thohir ieri ha lavorato sul mercato, dando l’ok all’acquisto di Banega (è a costo zero), ma vagliando i budget in caso di esclusione dalla prossima Champions: probabili le cessioni di Icardi e Miranda.
Thohir dovrà oggi in cda deliberare un aumento di capitale tra i 15-20 milioni per poter chiudere serenamente la stagione. Moratti, che detiene il 29,5% delle azioni, non seguirà l’aumento e vedrà così diluite, in minima parte, le sue quote.
L’aumento di capitale è necessario perché dal settore commerciale non sono arrivati gli introiti messi a budget. Thohir sperava di veder l’Inter camminare con le proprie gambe, ma non è così. E tra 9 mesi scadrà il patto con Moratti, siglato il 15 novembre 2013. Secondo l’accordo, fino al 15 novembre 2016 Moratti può vendere le sue quote a chi crede e Thohir ha un’opzione per comprare. Dal 16 novembre però per l’indonesiano l’opzione d’acquisto si tramuta in obbligo, qualora Moratti lo richieda. Se accadesse Thohir dovrebbe indennizzare l’ex patron con circa 100 milioni. Per questo sta cercando un compratore e non solo un socio. Una figura che entri ricalcando la sua formula: minimo disturbo in cash e garanzie bancarie. Nel caso in cui lo trovasse dovrebbe informare Moratti che ha comunque la prelazione, anche se nei giorni scorsi è stato lui stesso a spiegare di non voler tornare a essere né presidente né proprietario.
Stamani è in agenda il cda del club nerazzurro. Ratificata la sponsorizzazione con Pirelli per i prossimi 5 anni (anche da lì sono arrivati meno soldi di quelli sperati), verrà oggi sancito l’ingresso del nuovo direttore generale Giovanni Gardini.
Dopo il cda, Thohir è atteso a Casa Milan da Barbara Berlusconi: tema il futuro di San Siro. A oggi la ristrutturazione è lontanissima, anche perché servono 120 milioni per smontare e ristrutturare il terzo anello. E nessuno dei due club pare intenzionato a metterli.