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 2016  febbraio 25 Giovedì calendario

Un ricorso alla Consulta per un caso di stepchild adoption è stato dichiarato inammissibile. La vicenda, spiegata bene

Inammissibile. La questione di legittimità costituzionale, che il Tribunale per i minori di Bologna aveva sottoposto alla Consulta per un caso di stepchild adoption, è stata dichiarata inammissibile.
 Eleonora Beck e Liz Joffe, coppia omosessuale regolarmente sposata in America, che ora vive in Italia, aveva chiesto ai giudici italiani di riconoscere la sentenza con la quale un magistrato dell’Oregon ha consentito l’adozione del figlio naturale di una delle due donne, nato con inseminazione artificiale. I giudici di Bologna avevano rimesso la questione alla Corte Costituzionale. Ma il neopresidente Paolo Grossi conferma che il verdetto «non ha nulla a che vedere con le coppie gay italiane e con il dibattito in corso al Senato». Per Grossi, «l’inammissibilità era palese. Si tratta di una piccola questione e di un giudice che non sa fare il suo mestiere». Il giudice in questione, Giuseppe Spadaro, reagisce con stupore: «Sono sconcertato spero solo che non sia vero». La Consulta stessa, tuttavia, in una nota parla dell’errore «perché la vicenda è stata trattata come un’ipotesi di adozione di minore straniero da parte di una coppia italiana e ha ritenuto la norma incostituzionale e anche contraria all’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. 
«Non c’è da essere scontenti – commenta l’avvocato delle due americane, Claudio Pezzi —, la Corte non ha detto nulla di dannoso per noi e la vicenda potrebbe risolversi positivamente in un paio di mesi». Entro due settimane arriveranno le motivazioni, poi dovrà pronunciarsi di nuovo il Tribunale di Bologna.