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 2016  febbraio 24 Mercoledì calendario

Roma 2024, un sogno che vale 4 miliardi per la capitale

Un’analisi sviluppata sulla base di ipotesi prudenti. Che mette a fuoco sostenibilità finanziaria, convenienza economica e impatto sul territorio dei Giochi olimpici e paralimpici a Roma nel 2024. Lo studio realizzato dal Ceis dell’Università di Tor Vergata che Il Sole-24 Ore anticipa, sarà presentato oggi nella sede Unindustria a Roma. Sulla carta i numeri di una sfida possibile ma tutta in salita. Un sogno per Roma e per l’Italia, che mobiliterà per il Lazio e per la Capitale quasi 4 miliardi di risorse aggiuntive, il valore dell’impatto economico dei giochi durante i 6 anni di cantiere (2017-2024). Con benefici da 2,9 miliardi per famiglie e consumi e da 1,7 miliardi per le imprese. Un sogno che, senza una programmazione seria dei costi/benefici, senza una valutazione rigorosa dell’impegno finanziario e senza controlli adeguati rischia di trasformarsi in un incubo per i conti pubblici. Lo sforzo messo in campo dal Coni e dal Comitato promotore è enorme. Per contenere i costi e favorire trasparenza e sostenibilità del progetto. E questa volta il gioco è di squadra con l’appoggio convinto del Governo, della Regione e del Comune che ha votato una mozione a favore dei Giochi nel giugno 2015. 
La candidatura di Roma è considerata forte dal Cio (Comitato olimpico internazionale ) che deciderà il 13 settembre a Lima in Perù. In corsa anche Parigi, Los Angeles e Budapest. Lo studio cui ha lavorato il professor Beniamino Quintieri mette in luce costi e benefici delle opere realizzate, dei lavori preparatori e che complessivamente l’evento avrebbe sul territorio. Cifre che in parte si discostano da quelle annunciate dal Comitato promotore nel budget di candidatura (5,3 miliardi di costi stimati) perché in alcuni casi si tratta di valori attualizzati al 2017 in altri casi si fa riferimento a flussi di cassa che considerano il periodo 2017-2023 e oltre (si pensi per esempio agli effetti degli investimenti che riguardano impianti permanenti per la città) e che tengono conto di un tasso di sconto del 5 per cento.
L’impatto economico degli investimenti delle Olimpiadi consiste di fatto nell’attivazione di risorse aggiuntive rispetto a quelle previste dai programmi pubblici nel periodo 2017-2023 preso in considerazione dallo studio. Si stima infatti una valore aggiunto pari a circa 3,9 miliardi di cui 3,3 nell’area metropolitana di Roma. Se si analizza l’effetto netto sui redditi e sui consumi delle famiglie lo studio evidenzia un impatto positivo da 2,9 miliardi. Con benefici pari a 1,7 miliardi per le imprese. Considerando anche gli effetti sulle entrate fiscali a livello centrale e locale l’impatto netto sulle istituzioni vale 867 milioni. A beneficiare dell’effetto Olimpiadi anche la produzione: risulta pari a 9 miliardi l’impatto sulle attività, dei quali 5,7 miliardi solo nei servizi, comparto produttivo cruciale per l’economia romana e del Lazio. 
Effetti positivi sul Pil: +2,4% la crescita stimata nel periodo 2017-2013 con una media annua di incremento dello 0,4 per cento. E ossigeno per l’occupazione: con 177mila posti di lavoro nei sei anni di cantiere, di cui 48mila direttamente collegati ai Giochi. Veniamo al capitolo costi di investimento: cioè infrastrutture sportive, infrastrutture non sportive dedicate ai Giochi (ad esempio il Villaggio Olimpico e Centro media) e infrastrutture non sportive al servizio della città: una spesa totale da 5,6 miliardi (dal 2018 al 2023). In dettaglio la voce più pesante è quella degli impianti sportivi: con un costo previsto da 1,7 miliardi (per impianti da realizzare ex novo o da sistemare). Dobbiamo ricordare che un punto di forza del Dossier della candidatura romana è la dotazione di impianti già disponibili pari a oltre il 70% di quelli necessari per i Giochi. Villaggio olimpico (campus a Tor Vergata da 17mila posti in 4.250 appartamenti, costo stimato in 800 milioni) e Media center da 254 milioni (a Saxa Rubra destinato in parte a diventare un Broadcasting center per le produzioni Rai) sono due opere che insieme superano il miliardo di euro. Nella voce costi rientrano anche 2,8 miliardi per adeguare i trasporti (strade e ferrovie). Lo studio analizza inoltre la voce costi esterni (1,765 miliardi): cioè la sicurezza (budget stimato tra 800 milioni e un miliardo); costo di congestione (300 milioni) come effetto negativo sul traffico interno alla città nel mese dei Giochi, e un costo su possibili imprevisti o overrun (465 milioni). Complessivamente i costi di gestione e organizzazione dell’evento stimati dal Comitato promotore risultano pari a 3,2 miliardi. Una cifra che il Comitato conta di recuperare interamente grazie a sponsor, contributi Cio (oltre un miliardo), ricavi da attività di licenza e dalla vendita di biglietti. Senza dimenticare i benefici di immagine per il Paese ospitante e lo stimolo agli investimenti esteri, i vantaggi legati ai valori dell’inclusione e all’incremento della pratica sportiva. Insomma è l’effetto volano, che significa più fiducia e più slancio per crescita e sviluppo. Ma anche accelerazione per la realizzazione di opere o infrastrutture che altrimenti non si realizzerebbero. «I giochi a Roma sono un’opportunità unica – sottolinea Gianpaolo Letta, vice presidente di Unindustria – non solo per i quasi 4 miliardi di risorse che attiverebbero ma soprattutto per la possibilità che offrono di pianificare la città da qui ai prossimi 30 anni, un esercizio che da troppo tempo non si è fatto».