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 2016  febbraio 24 Mercoledì calendario

I cellulari di domani apriranno l’auto con un’app, ci faranno viaggiare nella realtà virtuale e con un proiettore sostituiranno la tv. Alla fiera della telefonia di Barcellona

Se siete pronti a buttarvi – sì, ancora più di quanto state facendo: dicono che siamo solo all’inizio – nel fantastico (ma anche un po’ inquietante) mondo della realtà virtuale, preparatevi che ci siamo. Ma anche se, semplicemente, vi incuriosiscono smartphone giganteschi che fanno di tutto, tablet che registrano le immagini di ciò che vedono i vostri occhi o applicazioni intelligenti che salvano dalla sbadataggine, state pronti che c’è da divertirsi. Perché a Barcellona si sta svolgendo (è iniziato lunedì e finisce domani) il Mobile World Congress (MWC) – la più importante fiera dell’elettronica dedicata ai cellulari durante la quale i principali produttori di smartphone presentano le loro ultime novità – e benvenuti al Luna Park del nuovo millennio.
La grande attrazione, venghino siori e siore, è ovviamente il virtuale. Inteso come realtà da vivere tridimensionalmente anche se non esiste. Qualcosa di difficile anche solo da immaginare per le nostre generazioni un po’ agèe, ma che rischia di diventare quotidianità per i nostri nipotini. Cuffie, visore, controller e via, si viene catapultati ovunque, in mare o in ufficio. E vi sembrerà di esserci per davvero. A proporlo è HTC con il visore Vive (costerà 799 euro ed è preordinabile dal prossimo 29 febbraio) che, al contrario del Gear VR di Samsung (videocamera a 360 gradi che monta lenti “dualfisheye” grazie alle quali ti puoi guardare intorno sentendoti come se fossi veramente nel video) che funziona in abbinamento con un Galaxy di ultima generazione, necessita di un PC dalle prestazioni elevate con una scheda grafica di qualche centinaia di euro (e quindi ha qualità migliore). Chi l’ha provato assicura che sia uno sballo: «In 16 metri quadrati di stanza c’è posto per un pezzo di oceano, con tanto di balena che ti sfiora la testa e relitto di un veliero affondato alle spalle. Piccoli pesci nuotano tutt’intorno, e quando provi a sfiorarli capisci che l’esperienza che stai vivendo, in qualche modo, è reale: il banco si dilegua immediatamente, esattamente come accade in mare. Quello vero». Ovviamente bisogna abituarsi al visore (pesante che preme sugli occhi tipo occhialini da piscina: per questo motivo ora i test non superano i 30 minuti) e ai controller, ma il risultato è – sempre per chi l’ha provato – notevole.
La realtà virtuale, ma non solo. Tra cellulari spaziali e diavolerie varie, invenzioni dell’ultima ora ed esprimenti rivoluzionari, a Barcellona c’è solo da sbizzarrirsi. La sudcoreana Samsung, per esempio, ha presentato i nuovi attesi smartphone della serie Galaxy S7, più potenti e con batterie più grandi per avere maggiore autonomia (era ora!), mentre la concorrente cinese Huawei ha presentato lo smartphone Mate 8 con uno schermo enorme (addirittura più grande di quello dell’iPhone 6S Plus!) e il Matebook, il suo primo laptop che si trasforma in tablet con Windows 10 come sistema operativo. E ancora, la giapponese Sony ha presentato i nuovi smartphone della serie Xperia X, mentre la cinese ZTE ha presentato diversi dispositivi tra cui uno particolarmente interessante: lo SPRO Plus che nasce come proiettore ma che può trasformarsi pure in un tablet (a risoluzione 2K): basato su Android M, ha un display touch da 8,4 pollici con risoluzione da 2560 x 1600 pixel e dimensioni minime (228 x 150 x 24,8 millimetri) tanto da poterlo gestire anche sul palmo della mano nella versione tavoletta, che si attiva con un solo tocco quando si disattiva il videoproiettore.
Telefonare, fotografare, filmare, messaggiare, entrare in mondi virtuali: lo smartphone che tutto fa, presto avrà anche una nuova funzione. Quella di prenderci per mano e accompagnarci in macchina senza chiavi. Già, perché la Volvo ha deciso che per aprire un’automobile presto basterà un cellulare e così vuole essere la prima casa al mondo a vendere vetture controllate da mobile al 100%. La società svedese – proprio al Mobile World Congress – ha annunciato un progetto per creare un’applicazione, da installare sul telefono, che sostituisce completamente il telecomando collegato alle portiere della macchina. La connessione tra smartphone e impianto elettrico del mezzo si otterrà grazie alla tecnologia Bluetooth. «Un numero limitato di autovetture sarà dotato di una nuova digital key entro il 2017», spiegano quelli della Volvo, che in primavera testeranno il primo programma pilota nell’aeroporto svedese di Göteborg, dove la casa automobilistica gestisce un servizio di car-sharing.