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 2016  febbraio 24 Mercoledì calendario

Berlusconi sta diventanto vegetariano

E ora chi lo dice al cuoco Michele Persechini che deve levare la chianina dal menù tricolore? Il roastbeef, impiattato tra purè di patate e cavoletti di Bruxelles, non è più la seconda portata preferita dal padrone di casa.
Risparmio, pensa qualcuno. No, una nuova coscienza animalista. Berlusconi ha la casa piena di barboncini che gli scodinzolano intorno. Ama quei piccoli amici a quattro zampe più di ogni altra cosa. Profumati e puliti come dei cristiani. Ciò lo ha portato a una riflessione: perché deve banchettare a base di filetto e costata, quando può nutrirsi di altro? «Berlusconi ha sempre avuto una coscienza ambientalista e animalista, non è una novità per lui», ci tiene a precisare Michela Vittoria Brambilla, confermando la notizia data ieri dal Corriere. «Ricordo che, quando eravamo al governo, portammo in consiglio dei ministri temi come la tutela degli animali. Mai prima di quel momento la sinistra e la politica in generale si erano preoccupate di questi argomenti». Brambilla, che è presidentessa della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, all’epoca era ministro del Turismo. «Ricordo anche gli scontri che avemmo con la Lega riguardo alla legge sulla caccia». Tutto ciò «per dire che non sempre Berlusconi ha reso pubblica la propria sensibilità animalista, ma ne ha sempre avuta una molto spiccata». Non a caso, ricorda la deputata azzurra, «oggi Forza Italia è in prima linea nella tutela degli animali e dei loro diritti».
Per ragioni «ideologiche», la mortadella era sempre stata un cibo indigesto per Silvio. Adesso dice addio anche a tutti gli altri salumi: bresaola, prosciutto, culatello, finocchiona. Dallo staff del presidente precisano che la scelta non è drastica. L’ex premier ha ridotto il consumo di carne, ma ogni tanto la mangia ancora. Anche il medico personale Alberto Zangrillo smentisce: «Non mi risulta che il presidente Berlusconi sia diventato vegetariano, o peggio, vegano. Lo troverei inopportuno, perché segue alla lettera le mie indicazioni. Quindi, il fatto non sussiste». Michela Vittoria Brambilla, invece, spiega che il dado (vegetale) è tratto. Silvio non vuole la carne neppure nel ragù. «Per il Presidente», spiega a Libero, «diventare vegetariano è stata una scelta etica. Ha conosciuto il dolore che sta dietro alla macellazione degli animali e le condizioni terribili in cui versano molti di loro negli allevamenti intensivi. Che, oltretutto, sono anche causa di inquinamento ambientale». Sul tema Forza Italia avvierà una campagna di sensibilizzazione: «Se ci fosse più informazione al riguardo, tutti diventerebbero vegetariani». Come prima mossa, Silvio si è tolto di torno Denis Verdini, ex commerciante di carni da macello. Ancora Brambilla: «Berlusconi ama gli animali, ha accolto in casa cani e gatti e per loro nutre grandissimo affetto». Silvio non rimpiange quelle fiorentine da un chilo grondanti sangue: «La scelta vegetariana non è un grande sacrificio per lui. In realtà, anche in passato, il Presidente non ha mai mangiato tantissima carne». Oltretutto, nel cerchio magico va di gran moda il sushi e Silvio, a tavola, viene continuamente invitato a mollare la forchetta e munirsi di bacchette. «Adesso ha deciso di cambiare alimentazione, di nutrirsi di altro. Mangia orzo, legumi, quinoa, cereali e verdure. In particolare melanzane, gli piacciono molto. È un regime alimentare che gli fa bene, come dimostrato dall’Organizzazione mondiale della sanità». Vegetariano sì, ma non vegano: «No», precisa Brambilla, «continua a mangiare latticini e uova, la sua regola è solo per rispetto degli animali. E ciò dimostra la profondità morale di quest’uomo. In Italia 8% della popolazione è vegetariana. È uno stile alimentare che si sta ampiamente affermando. Non uccidiamo animali, siamo pacifisti anche a tavola».