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 2016  febbraio 24 Mercoledì calendario

Nsa, l’agenzia che non esiste

Li chiamano “Mission Impossible”, ma niente è impossibile per loro. Gli agenti dello Special Collection Service (Scs) dell’americana Nsa che hanno eseguito le intercettazioni di Silvio Berlusconi e Valentino Valentini, rivelate ieri da Wiki-Leaks in collaborazione esclusiva con Repubblica e l’Espresso, sono un segreto nel segreto. Sì, perché un’organizzazione come la National Security Agency, il cui acronimo “Nsa” viene interpretato come “no such agency”, l’agenzia che non esiste, per l’ultrasegretezza in cui opera, ha dentro di sé un’unità come l’Scs di cui non si sa nulla di certo se non quel pochissimo che è emerso dai file top secret di Edward Snowden.
Si sa che l’Scs opera sotto copertura diplomatica ed è basata nelle ambasciate e nei consolati Usa. Mette insieme le capacità di intercettazione della Nsa con l’operatività sul campo degli agenti della Cia. Una combinazione unica, perché la Nsa non è una struttura basata sul lavoro di 007 muscolari, come la Cia, ma è piuttosto un “covo” di teste d’uovo: matematici, crittografi, ingegneri, hacker. Gente che sa inventare tecnologie complessissime, forzare i codici di cifratura più blindati, ma non sa muoversi sul campo come un operativo dell’intelligence. Non a caso, i team Scs operano spesso in collaborazione con la Cia per mettere a segno, appunto, missioni impossibili: piazzare sistemi di intercettazioni nelle strutture di governi amici e nemici più difficili da penetrare, entrare nelle vie di comunicazione più blindate e criptate. Obiettivo: spiare la leadership del paese in cui opera il team per raccogliere intelligence “fresca” e pronta all’uso.
Quello che riescono a raccogliere sorprende gli stessi diplomatici americani, come ha scritto il settimanale Spiegel, raccontando come C. Boyden Grey prima di arrivare a Bruxelles per ricoprire la sua carica di ambasciatore Usa all’Unione Europea venne convocato a Fort Meade, nel quartier generale della Nsa, e rimase senza parole nell’apprendere informazioni tanto dettagliate sugli scenari e i personaggi che avrebbe incontrato: «Non avevo idea di come riuscissero a fornirmi informazioni così puntuali», disse Grey.
Di storie difficili da verificare su questa unità tanto temibile, quanto segreta, ce ne sono molte. Durante il blitz per l’eliminazione di Osama Bin Laden, per esempio, pare che un team Scs abbia operato a un miglio di distanza dal compound di Abbottabad in cui Bin Laden sarebbe stato ucciso. Gli agenti dell’Scs avrebbero puntato i loro speciali laser sui vetri del compound e dalle vibrazioni sarebbero riusciti a stabilire il numero di persone presenti nella struttura. Secondo un file di Edward Snowden rivelato da Espresso e Repubblica tre anni fa, nel 1988 gli Stati Uniti avevano ben 88 team Scs in giro per il mondo, poi il numero è sceso a 65 e l’Italia, con la Germania, è l’unico paese europeo ad averne due sul suo territorio: uno all’ambasciata di Roma e l’altro al consolato di Milano.