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 2016  febbraio 23 Martedì calendario

Vettel promuove la nuova Ferrari

Sorriso, battuta: «Meglio essere primi che ultimi». Sebastian Vettel ha appena terminato la prima giornata di test, 69 giri, tante soste e il miglior tempo assoluto che gli ha messo un moderato buon umore: «Ciò che conta è essere in testa tra un mese in Australia, ma sono molto contento. La nuova macchina mi piace, mi sono trovato subito a mio agio».
Vettel, è davvero una rivoluzione come si è detto in questi giorni?
«Lo è per molti aspetti visibili e per altri che non si vedono, perché sono nascosti sotto la carrozzeria. Abbiamo compiuto un bel passo avanti, come debutto è molto positivo».
Impressioni sulla nuova power unit?
«È sempre un motore Ferrari! L’anno scorso il team ha fatto i miracoli e adesso continua a migliorarlo».
Una delle novità più evidenti della SF16-H è la nuova sospensione anteriore di tipo push-rod: le è piaciuta?
«Per un confronto servirebbero due vetture, perché la differenza non è così netta. Se volete una spiegazione approfondita chiedete a James (il direttore tecnico Allison, ndr): vi terrà una bella lezione di cinematica. A me comunque piace: mi ricorda la mia vecchia Red Bull».
Hamilton ha percorso 156 giri. La prima giornata di test dodici mesi fa si concluse come quella di oggi: preoccupato che anche il seguito sia uguale?
«Sembra che la Mercedes in effetti abbia avuto una giornata discreta. Noi abbiamo girato meno, ma ci sono tanti motivi per essere contenti».
Perché tante soste?
«Succede quando è tutto nuovo: qualcosa non funziona bene e allora per prudenza ti devi fermare e ogni volta perdi del tempo. Mi sarebbe piaciuto guidare di più: mancano quattro settimane all’inizio del campionato, in Australia. Abbiamo parecchie cose da migliorare e il tempo è limitato».
Qual è il programma per i prossimi test?
«In Formula 1 nessuno svela questi particolari. Continuiamo il lavoro di sviluppo e seguiamo con attenzione quello che fanno i nostri avversari. I prossimi due-tre giorni saranno interessanti».
Che cosa la rende più ottimista?
«Abbiamo maggiori margini di crescita rispetto alla passata stagione. La struttura del team è cambiata, siamo concentrati da mesi sulla soluzione dei problemi della vecchia monoposto, che non era migliorabile più di tanto».
Bernie Ecclestone sostiene che questa Formula 1 è noiosissima e che se fosse un appassionato non perderebbe tempo a seguirla. È d’accordo?
«Beh, lui ha senz’altro più esperienza di tutti noi... Bisogna anche vedere in che contesto l’ha detto. A ogni modo cercheremo di rendere più divertente la stagione: l’anno scorso siamo arrivati secondi tra i costruttori, tenteremo di fare un passo avanti così gli spettatori saranno contenti. Forse non quelli della Mercedes...».
Si aspetta un Kimi Raikkonen finalmente più competitivo?
«Non è giusto parlare così di Kimi. Non è colpa sua se non è riuscito a dare il massimo. Per lui parla la carriera. Sono sicuro che mi metterà pressione».