Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  febbraio 23 Martedì calendario

Radio Vaticana non avrà più un direttore gesuita. Padre Lombardi lascia dopo venticinque anni

Dopo ottantaquattro anni di vita la Radio Vaticana non avrà più un direttore appartenente ai gesuiti. L’ultimo, padre Federico Lombardi, 73 anni, direttore dei programmi dal 1991 e direttore generale dal 2005, lascerà a fine febbraio e non sarà sostituito. Nel piano di accorpamento in un’unica struttura di Radio Vaticana e Centro Televisivo Vaticano (Ctv), infatti, (è per la contingenza di questo accorpamento che Lombardi lascia) l’ordinaria amministrazione verrà affidata al vicedirettore generale della Segreteria per la comunicazione, Giacomo Ghisani, mentre rimane al suo posto come direttore dei programmi il gesuita polacco Andrej Majewski. Padre Lombardi, in ogni caso, manterrà il delicato incarico di direttore della sala stampa della Santa Sede, incarico che è suo dall’11 luglio del 2006 quando Benedetto XVI lo nominò in sostituzione di Joaquín Navarro-Valls. La fiducia del Papa in lui è totale e potrebbe anche andare oltre il compimento dei suoi 75 anni. Insieme a Lombardi, in sala stampa, lavorano due laici: Angelo Scelzo, responsabile degli accrediti, e Greg Burke, già corrispondente di Fox News, e dall’estate 2012 – nel pieno della bufera del primo Vatileaks – consulente per la comunicazione della Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato. Tanti i gesuiti illustri che hanno fatto grande l’emittente pontificia. Tra di loro, come ricorda il sito Il Sismografo, il cardinale Roberto Tucci, padre Pasquale Borgomeo e padre Sesto Quercetti, tutti e tre deceduti. Era il 12 febbraio del 1931 quando Papa Pio XI, attraverso il radio messaggio “Qui arcano Dei”, inaugurò la radio affidandola alla responsabilità dei gesuiti i quali, da sempre, hanno fra le proprie peculiarità, oltre alla formazione dei sacerdoti, all’istruzione e alla ricerca scientifica, anche la comunicazione. Del resto, uno zio di padre Lombardi, Riccardo, anch’egli gesuita, fu predicatore radiofonico di grande successo, diventando noto presso il grande pubblico come “il microfono di Dio”. L’accorpamento di Radio Vaticana e Ctv fa parte della più grande opera di ristrutturazione dei media vaticani che la commissione di nove cardinali che aiutano il Papa nella riforma della curia romana sta attuando. Come aveva spiegato monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, nella riforma sono implicate le persone e bisogna tenerne conto. In sostanza, non ci saranno drastici tagli. «Auspico che anche nei nostri ambienti di lavoro» nessuno «si senta trascurato o maltrattato, ma ognuno possa sperimentare, prima di tutto qui, la cura premurosa del Buon Pastore», ha detto recentemente Francesco.