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 2016  febbraio 22 Lunedì calendario

Si vendono sempre più Suv. Tutti i nuovi modelli

In Europa ormai si immatricolano più suv (sport utility vehicle) e crossover che vetture compatte. Nel 2015 hanno superato i 3,2 milioni di unità, il 24% in più rispetto al 2014 e potrebbero arrivare a 5 milioni entro 3 anni. Il mercato del Vecchio Continente è stato «tirato» da questa tipologia di veicoli che hanno superato le city car e le compatte, tanto da contare per circa il 23% delle vendite europee. Prima del 2010 erano considerate vetture ingombranti, troppo americane, fastidiose nella circolazione urbana, prerogativa solo dei marchi alto di gamma di cui Mercedes e Bmw sono stati i precursori.

La svolta

La chiave di volta è stata l’ingresso dei piccoli suv, con il Nissan Juke in testa, ma chi ha spalancato il segmento è stata la Nissan Qashqai che, nel 2006, non aveva nessun concorrente. Fiat aveva fatto la sua parte, in Europa, con la Sedici (costruita insieme a Suzuki) mentre dall’altra parte dell’Oceano nasceva la Dodge Caliber, marchio che, segno del destino, ritornò nel nostro Continente con le sembianze del Fiat Freemont, derivato dal Dodge Journey. Successivamente tutti i costruttori generalisti sono entrati in massa in questa fascia, con il rischio di essere solo inseguitori. Renault, Peugeot, Opel e Fca con la 500 X e la Jeep Renegade – prodotte entrambe in Italia a Melfi – hanno visto, con l’ingresso di questi modelli, le loro vendite salire ai vertici. Il fenomeno appare universale, in Cina i suv, lo scorso anno, hanno registrato una progressione del 40% e in America, da almeno due anni, vengono scelti da una clientela che vede nei suv e nei crossover la risposta a tutte le attese.
Strategie
Anche la scelta del nome da dare al modello diventa strategica, deve essere accattivante per posizionare il prodotto in modo adeguato. Il primo suv, a debuttare, nel 1980, fu la Amc Eagle che unì le funzioni del fuoristrada Jeep 4x4 con il pianale della carrozzeria di una berlina tradizionale a tre volumi, la Amc Concord. Nel premium anche Audi si riposiziona con il piccolo Q2 che chiude la famiglia di Q5 e Q7 e fa concorrenza alla nuova Bmw X1 dotata di un propulsore potente, il Macan della Porsche che ha reso accessibile il sogno di tanti automobilisti.
La Volvo XC90 ha un abitacolo che pare un vero salotto e ha permesso di riconquistare in Usa la fascia più giovane grazie alla presentazione virtuale, ma capillare, di Google Cardboard che ha generato 40 mila download dell’applicazione e 160 milioni di contatti su media a pagamento. Una «viralità» che ha consentito a Volvo di vendere il primo lotto in meno di due giorni. La Jeep Cherokee ha grinta da vendere, la Range Rover ha cambiato la sua immagine con l’Evoque e la Lexus dispone di suv super ecologici. In attesa del Levante, il suv di Maserati che inizierà la sua commercializzazione dalla metà di marzo, per riportare in alto le vendite del brand italiano, in particolare in Usa. Seat cerca il riposizionamento del brand con l’Ateca, il suo primo crossover del segmento C, definito dal presidente Luca de Meo «il terzo pilastro di Seat, che porterà avanti il successo della Leon e dell’Ibiza, grazie alla potenzialità di questo segmento che crescerà del 25% in Europa. Un elemento decisivo per migliorare il valore del nostro marchio».
Questi veicoli consentono un grande risparmio industriale e di progettazione, possono essere venduti nel mondo intero, senza alcun capovolgimento nella costruzione, se non l’adattamento alle normative dei singoli paesi. Inoltre, il loro prezzo equivale sempre alla categoria superiore di una qualsiasi berlina o station wagon e quindi i suv, anche quelli piccoli, si rivelano molto più redditizi di altri modelli per l’insieme di opzioni proposte, che aumentano i margini delle case. La Suzuki Vitara (ormai un brand all’interno del marchio) monta un nuovo cambio automatico, la Toyota Rav4 è anche ibrida, la Kia Sportage propone motori più sportivi, la Touran della Volkswagen ha rifiniture da alto di gamma, la Hyundai Tucson è tecnologica, la Honda HR-V è elegante e pratica nello stesso tempo. Renault, dopo il successo ottenuto con la Captur, costruisce il suo Kadjar anche in Cina e Ford é diventa globale con l’Ecosport. A beneficio dei bilanci.