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 2016  febbraio 21 Domenica calendario

Il 23 giugno ci sarà il referendum per chiedere ai britannici se vogliono restare nella Ue • In Nevada vince Hillary Clinton • Il piano per eliminare Gloria Rosboch • La mamma che ha soffocato la figlia di sette mesi • Il ragazzo che ha fatto a pezzi madre e sorella • Il poliziotto sub morto cercando nel Brenta il corpo di Isabella Noventa • Se il bus arriva con più di mezz’ora di ritardo i passeggeri saranno rimborsati

 

Brexit 1 Dopo aver ottenuto il riconoscimento dello «status speciale» per il Regno Unito (vedi Fior da fiore di ieri), David Cameron si prepara alla campagna referendaria del 23 giugno, quando i britannici dovranno scegliere se restare nella Ue oppure no, sfidando gli irriducibili partigiani della Brexit: «Ciò che propongono in tempi di incertezza è il rischio di un salto nel buio. Il Regno Unito sarà più sicuro, più forte e più ricco in una Unione riformata». Cameron ha davanti un partito diviso, un elettorato indeciso e l’opposizione dell’editore amico Rupert Murdoch, dei suoi tabloid Sun e Daily Mail, capaci di influenzare 5 milioni di affezionati lettori. Il governo, convocato in riunione straordinaria (non capitava dal 1982), registra la defezione di cinque ministri. In testa Michael Gove (Giustizia) e Ian Duncan Smith (Lavoro). E sul crinale resta il sindaco di Londra, Boris Johnson. Poi c’è il gruppo ai Comuni con un centinaio di parlamentari che affiancano gli antieuropeisti dello Ukip, il 13% dei votanti alle ultime consultazioni generali. Anche se incassa l’appoggio maggioritario della City, delle grandi banche e dell’industria, il risultato del 23 giugno non è scontato (Cavalera, Cds).

Brexit 2 Da mesi i sondaggi si divertono a regalare numeri che ondeggiano. Ogni società offre il suo verdetto. Il Financial Times li ha messi assieme e ha fatto una media al 16 febbraio: 41% no a Brexit (con poche defezioni i laburisti, senza esitazioni liberaldemocratici e indipendentisti scozzesi), 41% sì a Brexit. Ma con una soglia alta di indecisi: sono in gran parte simpatizzanti conservatori (ibidem).

Nevada In Nevada Hillary Clinton ha battuto Bernie Sanders: 52,2% dei voti contro 47,8%. La macchina organizzativa di Clinton ha prodotto uno sforzo aggiuntivo per portare al voto innanzitutto i cittadini di Las Vegas, l’area più popolata dello Stato. L’ex first lady puntava sul pieno sostegno del sindacato più importante del territorio, la «Culinary Union», 57 mila affiliati, tra cui circa 25 mila latinos e oltre 5 mila afroamericani (Sarcina, Cds).

Rosboch Il destino di Gloria Rosboch, l’insegnante trovata cadavere venerdì sera, era segnato. Lo hanno ammesso i suoi carnefici, l’ex allievo di 22 anni Gabriele Defilippi e il suo amante, Roberto Obert, 53 anni: «Avevamo fatto un sopralluogo nella discarica e individuato il pozzo» dove gettare il cadavere di Gloria. I due sono stati interrogati fino a tarda notte, e con loro anche Caterina Abbattista, la mamma di Gabriele in stato di fermo come i due esecutori materiali dell’omicidio. Gli assassini avevano pianificato ogni dettaglio. Obert aveva acquistato due schede telefoniche dedicate esclusivamente alle comunicazioni tra lui e l’amico nel giorno del delitto, «poi le abbiamo bruciate». La donna era stata contattata da Gabriele: «Vediamoci, ti presento la persona che ti ridarà i soldi che ti ho preso, ma non dire nulla ai tuoi o non se ne fa nulla». Lei è caduta nel tranello. Dopo essere stata uccisa, la professoressa è stata trascinata fino alla botola della vasca. Le sono stati sfilati i pantaloni, tolte le scarpe e il giaccone. «Ci eravamo fatti di popper», un eccitante che accresce le prestazioni sessuali, ha detto Gabriele. Dopo il delitto i due hanno distrutto con una tenaglia il telefono della vittima e disperso in numerosi cassonetti della spazzatura di Torino ogni altra prova che li potesse incastrare (M. Bar., Cds).

Rosboch 2 Defilippi e Obert hanno fornito due versioni identiche che si differenziano nell’accusa reciproca d’aver materialmente strangolato l’insegnante. Il racconto di Defilippi: «Volevo solo restituirle i suoi soldi. Ma è stato Roberto ad uccidere Gloria. Eravamo in macchina, si è messo dietro di lei e le ha stretto il collo con la corda di un wc. Io sono rimasto scioccato, non me l’aspettavo. Ho avuto paura che uccidesse anche me». Il racconto di Obert: «Ho tentato di fermare Gabriele ma non ci sono riuscito. Io non la conoscevo neanche, l’ho vista per la prima volta quel giorno, quando è salita in auto con noi - spiega Obert - Perché mai avrei dovuto ucciderla? Era lui che voleva farla sparire» (Martinenghi, Rep).

Rosboch 3 Non è ancora certo, per gli inquirenti, il ruolo della madre di Gabriele, l’infermiera Caterina Abbattista: doveva essere al lavoro, ma il suo telefono la “aggancia” fuori dall’ospedale di Ivrea, a metà strada dal bosco in cui è avvenuto il delitto. Ed è stata lei ad accompagnare il figlio a Rivarolo, il 13 gennaio, dove aveva appuntamento con Obert per tendere la trappola a Gloria. Inoltre ha mentito dicendo che Gabriele, quel giorno, è sempre rimasto a casa, a Gassino, con il fratellino (ibidem).

Delitto 1 Marianna Luberto, 7 mesi. Di Cosenza, figlia di Francesco Luberto, avvocato, e di Giovanna Leonetti, 37 anni, biologa, impiegata in un laboratorio di analisi. Costei, in cura per depressione post partum, si lamentava con colleghi e amici perché la bambina coi suoi pianti e le sue urla non la faceva più dormire. L’altra mattina erano insieme nel lettone quando la piccola prese a piangere, allora lei, non riuscendo a calmarla, le pigiò un cuscino sul viso finché non smise di respirare. Quindi inghiottì interi blister di barbiturici e tranquillanti senza però riuscire a morire. Tarda mattinata di sabato 20 febbraio in un’elegante casa a tre piani in via Molinella, nel centro di Firenze.

Delitto 2 Mirela Balan, 40 anni, e sua figlia Larisa Elena, 12. Romene, rispettivamente madre e sorellastra di Andrei Filip, 20 anni. Mirela, badante molto conosciuta a Albaredo d’Adige dove viveva da 10 anni, litigava di continuo col figlio, un bracciante saltuario arrivato in Italia tre anni fa, perché non lo voleva in casa. La sera di sabato 13 febbraio, durante l’ennesima discussione, il Filip prese un coltello da cucina e con quello segò la gola della Balan. Quindi scese al piano di sotto e sgozzò pure la sorellastra. Dipoi prese il bancomat della madre riuscendo a prelevare duecento euro e al ritorno a casa fece a tocchi i cadaveri, li infilò in tre borse, e andò a buttare tutto nell’Adige. Infine raggiunse il padre in pullman il padre in Romania ma al suo rientro in Italia trovò ad attenderlo i carabinieri. Sera di sabato 13 febbraio in una casa di Albaredo d’Adige, Verona.

Sub L’ispettore Rosario Sanarico, napoletano, un «gigante buono» di due metri circa di altezza, sposato, due figli di 28 e 22 anni, è morto per asfissia mentre coordinava le ricerche subacquee di Isabella Noventa, la segretaria di 55 anni uccisa nella notte del 15 gennaio dall’ex Freddy Sorgato che solo pochi giorni fa ha ammesso di aver gettato il cadavere nel Brenta. Sanarico è rimasto incastrato in una chiusa del Brenta, tra Padova e Venezia. L’erogatore della bombola d’ossigeno gli è stato strappato via dalla corrente e non è riuscito a recuperarlo (Fulloni, Cds).

Bus Multe salate fino a un massimo di 200 euro per chi non paga il biglietto su bus, tram e metropolitane. Stessa sorte per chi non vidima il titolo di viaggio a ogni corsa. Ma se il mezzo pubblico accumula in città un ritardo superiore ai 30 minuti oppure su percorso extraurbano superiore a 60 minuti, il viaggiatore ha diritto al risarcimento del biglietto. Questa norma, però, non scatta se il ritardo è causato da calamità naturali, scioperi o eventi imprevedibili. Sono alcune delle novità contenute nella bozza del decreto legislativo sui servizi pubblici locali nell’ambito della riforma della Pa promossa dal ministro Marianna Madia (Di Frischia, Cds).

(a cura di Roberta Mercuri)