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 2016  febbraio 19 Venerdì calendario

Anthony Pratt, l’uomo che trasforma il cartone da riciclo in oro (da mettersi in tasca)

Donald Trump non è l’unico miliardario coi capelli giallo-arancione che ha fatto fortuna in America. Anthony Pratt, un australiano entrato 25 anni fa nel business Usa delle scatole, è diventato anche lui, a suo modo, un “tycoon”, grazie alla vertiginosa crescita del commercio online di Amazon e dei suoi rivali, ma anche grazie a un’intuizione: la sua azienda ha capito prima di tutti gli altri l’importanza del riciclaggio della carta. Cominciando a risparmiare alberi quando ancora nessuno si poneva seriamente problemi di tutela dell’ambiente, almeno negli Usa. Per fare profitti, non per coscienza ecologica. Oggi, col diffondersi delle sensibilità ambientali, il suo gruppo, Pratt Industries, con le sue modernissime cartiere e impianti di riciclaggio sparsi in 26 Stati americani e in Messico, fa affari d’oro: tratta ogni giorno tremila tonnellate di carta, sufficienti a mettere insieme 12 milioni di scatole di ogni grandezza. L’azienda, basata a Conyers, in Georgia, fattura più di 2 miliardi di dollari l’anno e la rivista Forbes attribuisce al 55enne Pratt un patrimonio di  3,4 miliardi. Il gruppo deve molto a Jeff Bezos e alla crescita vertigionosa delle vendite attraverso Internet. Nel mercato delle scatole sono entrati anche altri, ma Pratt non teme, almeno per ora, la concorrenza: ha una tecnologia migliore, impianti più moderni e dislocati nelle città, a ridosso dei mercati. Il suo vantaggio: quando la famiglia, impegnata da anni in Australia nel riciclaggio, l’ha mandato in America a sviluppare lo stesso tipo di business, Anthony è riuscito subito a mettere in piedi un’attività redditizia: il maggior costo del recupero è stato compensato dai minori oneri di trasporto perchè la Pratt le cartiere le costruisce in mezzo ai mercati, mentre gli altri devono avere gli impianti vicino alle boscaglie dai quali arrivavano gli alberi, con conseguenti costi di trasporto più elevati. Oggi che la sensibilità ambientale è cambiata, tutti vogliono riciclare, ma la Pratt mantiene il suo vantaggio.