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 2016  febbraio 19 Venerdì calendario

Lady Dentiera, ecco chi è e cosa fa Paola Canegrati, la zarina dell’odontoiatria lombarda

È sempre di corsa la Paoletta Canegrati. Casa e ufficio. Nasce impiegata, diventa la grand commis dell’odontoiatria lombarda e non solo. Sì perché l’agenda della zarina delle dentiere è zeppa di appuntamenti e di nomi. Molti sono politici (nessuno indagato). Non solo lombardi. Come l’ex governatore dem della Liguria Claudio Burlando, il sindaco di Verona Flavio Tosi e il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. L’obiettivo è allargare la squadra oltre al duo leghista Longo-Rizzi, arrestati nell’operazione Smiledella Procura di Monza. Non tutti i progetti, però, si realizzeranno.
Bobo Maroni e il giallo della società estera
Tanti contatti, tanti affari e un fiume di denaro ancora tutto da cercare tra le maglie di decine di società estere messe in piedi per occultare. Da Panama a Dubai, dalla Svizzera al Lussemburgo. In auto ne parlano Mario Longo e l’affarista con residenza in Florida Stefano Lorusso. È il luglio 2014, discutono di una società estera. Chiede Lo Russo: “Ma lì c’è anche Maroni?”. Longo non risponde, sghignazza: “Ehhh…”. I carabinieri registrano ma non approfondiscono. Dal canto suo Maroni attraverso la sua portavoce Isabella Votino “smentisce ogni rapporto in società, partecipazioni, conti all’estero e siamo pronti a passare alle vie legali con chi insinua il coinvolgimento del presidente”. Le numerose rogatorie chieste dai magistrati potrebbero completare la risposta. Non solo, ieri mattina nel carcere di San Vittore, Paola Canegrati è stata interrogata dal giudice. A domanda si è riservata di fornire una memoria in attesa di un successivo interrogatorio con i pubblici ministeri. Nel frattempo, ha spiegato il suo legale, si è detta disponibile a “collaborare e a spiegare”. Insomma fine primo tempo e palla al centro. Nell’attesa dei verbali a parlare sono le carte giudiziarie. Il piano extra-regionale della Canegrati viene tratteggiato in un’informativa del 17 febbraio 2015. Il Piemonte è il primo obiettivo. Non ne parla lei, ma l’amico Luca Galli, vicesindaco del Comune di Castellanza e direttore generale della Fondazione Minoprio le cui nomine sono di pertinenza della giunta regionale.
“Io con Chiamparino ho rapporti ottimi”
Galli ne parla con l’architetto della Canegrati. È l’aprile 2014. “Quando siamo andati in Piemonte, il direttore generale della sanità Piemonte fa: ma lei (Canegrati, ndr) come fa a fare quella roba qua?”. Aggiunge Ciarella: “Cazzo sarebbe un gran colpo riuscire a entrare”. In quel periodo la giunta è retta dal centrosinistra. Galli non si fa problemi: “Io con Chiamparino c’ho dei rapporti eccezionali”. L’architetto esclama: “Sì, siamo trasversali chiunque vinca”. Ecco allora la chiusa di Galli: “Gli affari migliori si fanno sempre coi comunisti!”.
La massima è condivisa anche dalla dama delle dentiere. E così, sempre nel 2014, Paola Canegrati progetta di sbarcare anche in Liguria con i suoi service odontoiatrici. Punta dritto su tre ospedali: Gaslini, San Martino e Galliera. “È stato un giro assolutamente non a vuoto proprio per niente”, spiega a un suo socio. L’intercettazione ambientale risale al 9 ottobre 2014, periodo in cui la giunta è ancora governata dal Pd. Ecco allora la Canegrati svelare i suoi contatti: “Adesso gli devo mandare delle bozze dei lavori, poi devo mandare un progetto in Regione, settimana prossima incontriamo il presidente Burlando della Regione”. La sciura, che fino all’arresto di martedì scorso viveva in un appartamento milionario in via Durini a Milano, non si ferma. Dalla Liguria sbarca in Veneto.
Veneto, soldi per Tosi e nuovi affari a Padova
Terra amica, perché terra di Lega. Lei, seguendo i consigli dell’ex direttore dell’Asl di Milano Pietrogino Pezzano, si mette a disposizione. E così, dopo che nel 2014 davanti all’allora assessore alla Sanità Lombarda Mario Mantovani si era detta disposta ad aiutarlo per le Europee, nel 2015 finanzia la campagna elettorale a Flavio Tosi in lizza per le Regionali. Il sindaco di Verona riceve 10mila euro dalla Canegrati attraverso la Fondazione “Ricostruiamo il Paese” che sostiene Tosi. Dalla Regione al Comune di Padova. Annotano i carabinieri: “L’obiettivo è la creazione di un’Unità Operativa Semplice di Endoscopia nell’ospedale di Camposampiero (Padova), creazione promossa da Longo, sostenuta dal Rizzi e dai suoi contatti con i politici veneti dello stesso partito”. La persona giusta, in questo caso, è da Luca Coletto (non indagato), assessore regionale alla Sanità. I contatti li tiene la segretaria personale di Rizzi che dirà: “Ho incontrato Coletto (…) ho spiegato che, come mi hanno detto sia Longo che Rizzi che siete tutti d’accordo, l’assessore ha detto, ok fammi vedere un attimo”. Nella partita non c’è solo il nord Italia. L’idea, infatti, è quella di investire anche nel Lazio. Canegrati ne parla nell’aprile 2015: “Martedì sono a colazione con il senatore Tomassini per il Lazio”. All’epoca Tomassini (Fi) è un ex parlamentare. A Palazzo Madama ha ricoperto la carica di presidente della commissione Sanità.
Le mani su Expo e la fondazione con Salvini
La Lombardia, però, resta il territorio prediletto. Soprattutto oggi che certi vecchi poteri sono caduti. Dice Longo: “I ciellini erano del gruppo Canegrati, per intenderci. Per i primi dieci anni hanno dovuto ragionare con Cl”. Annotano i carabinieri: “Al termine di tale prima decennale era, l’imprenditrice ha saputo individuare una nuova area di referenza politica proprio attraverso il Longo”. La logica del tutto vale tutto si corrompe non ha lasciato fuori l’affare di Expo. Ci pensano Longo e Rizzi. L’obiettivo, sfruttando le conferenze di Exposalute, è preparare pacchetti turistici per i vari medici e su questo lucrare. L’affare non andrà in porto. Per l’accusa è corruzione leghista, dalla quale il segretario Salvini si dissocia. Il maroniano Rizzi è stato sospeso. Rizzi con il quale Salvini (estraneo ai fatti penali) divide una poltrona nella Fondazione OctopusBrain per il disagio giovanile. Il presidente è Longo, tesoriere la sua compagna. Entrambi sono indagati. Insomma, la solita compagnia di giro.