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 2016  febbraio 17 Mercoledì calendario

Valentino non dimentica

Dimenticare è impossibile, il tempo ha curato le ferite ma le cicatrici restano. Valentino Rossi non può e non vuole cancellare il drammatico finale di campionato in cui ha perso il decimo titolo. La delusione è stata smaltita, l’amarezza no e nemmeno il diluvio di auguri per i 37 anni compiuti ieri ammorbidisce certi brutti ricordi: «Io non voglio dimenticare – ha confessato a Sky –, non è perché sono trascorsi due mesi che mi è passata». E anche se «ora è una cosa diversa perché inizia un altro Mondiale e si riparte da zero» il Dottore non cambia idea: Marquez ha giocato sporco per farlo perdere e aiutare Lorenzo. Con il compagno di squadra in Yamaha manterrà «rapporti professionali, di vicinato», con il giovane spagnolo della Honda invece non ci sarà nulla oltre il gelo: «Saremo avversari in pista, il rapporto personale fra noi conta poco». Nessun cenno di pace, nessun ripensamento perché «quello che penso l’ho detto l’anno scorso nell’ultima gara e ancora lo penso». Divisi su tutto con l’ex campione del mondo di Cervera, vicini solo nella data di compleanno: oggi Marquez ne fa 23, quando era ragazzino tifava per Vale e posava felice con lui. Cartoline di un passato che non esiste più. Marc dice di «avere la coscienza pulita» e di comprendere la rabbia di Rossi: «Se perdi il campionato ti incazzi». E sostiene di «aver fatto solo il suo dovere: dare il 100%». Si autoassolve per aver rotto ogni relazione con il suo vecchio idolo: «Non dipende da me». In questo clima di rancori e rivalse i due si ritrovano sulla stessa pista fino a venerdì nei test di Phillip Island: il tracciato australiano, teatro nell’autunno scorso di uno dei Gp più spettacolari e incerti di sempre, con Rossi giù dal podio che la settimana dopo, alla vigilia di Sepang, accusa in pubblico Marquez di essersi schierato con Lorenzo. Jorge resta favorito nella corsa al titolo: la Yamaha sfrutterà le prove per mettere a punto il telaio dopo aver trovato il feeling con la nuova elettronica e con le gomme Michelin. Il dubbio è se mantenere l’architettura dell’anno scorso o passare a quella del 2016. La Honda confida in un grosso salto di qualità rispetto all’avvio problematico di stagione.