Avvenire, 6 gennaio 2016
In America c’è un’arma per abitante
In America ci sono quasi tante armi (270 milioni) quante le persone che vi abitano: 320 milioni. L’industria delle armi da fuoco, ha infatti mostrato una netta crescita negli ultimi anni, quasi raddoppiando la produzione dai 5,6 milioni di pistole e fucili del 2009 ai 10,9 milioni di pezzi del 2013 per arrivare ai 23,1 milioni di armi vendute. E ieri, in previsione delle vendite prima del blocco, i principali produttorei hanno volato in Borsa (Smith & Wesson in due giorni ha fatto segnare il più 18%).
Sebbene la percentuale di adulti la cui famiglia possiede un arma da fuoco sarebbe in controtendenza: 35% nel 2014 contro oltre il 50% degli anni ottanta, gli acquisti sarebbero ai massimi. Nell’anno appena concluso, infatti, 23,1 milioni di americani hanno acquistato legalmente un’arma, il numero più elevato da quando il sistema di controllo sul “background” da parte dell’Fbi ha iniziato ad operare nel 1998. E, il numero delle vittime di proiettili è sconcertante. Si parla di oltre 4 milioni di americani che sono stati colpiti nei beni o nella persona nell’ultimo decennio durante rapine o altri crimini: circa 33mila persone l’anno, tra cui 756 minorenni, due al giorno, hanno perso la vita, anche se almeno ventimila per mano propria.
Armi lasciate incustodite sono cadute nelle mani di bambini ben 59 volte solo l’anno scorso, almeno una volta a settimana. Ora, le armi da fuoco uccidono lo stesso numero di persone degli incidenti d’auto: un tasso del 10,3 per 100mila abitanti. Senza contare che l’anno scorso si sono contate 372 stragi di massa – definite tali sono le sparatorie in cui perdono la vita quattro o più persone –: cioè più di una al giorno. Per avere un’idea delle proporzioni questa vera e propria “epidemia” è sufficiente mette in relazioni le vittime delle sparatorie “comuni” con quella che è considerata dalla maggioranza come la principale minaccia alla sicurezza: il terrorismo. Dal 2005 al 2015, sono stati 71 gli americani che hanno perso la vita in patria per mano di terroristi, quasi 302mila quelli uccisi, nelle stesso periodo, dall’uso improprio di armi da fuoco.