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 2016  gennaio 06 Mercoledì calendario

La sera andavamo da Blockbuster

Vi ricordate quando il sabato sera andavate a noleggiare un dvd da Blockbuster? Non è passato poi molto tempo. All’apice della sua non lunga storia, nel 2005, la catena aveva 9.000 negozi e 80 mila dipendenti soltanto negli Stati Uniti. Oggi il servizio di video on demand Netflix vale 50 miliardi di dollari e ha soltanto 2.139 lavoratori a tempo pieno, gli unici spazi che affitta sono server di Amazon. Facebook nel 2014 ha incassato 12,5 miliardi di dollari ma ha soltanto 9.000 dipendenti. Nel 1962 l’azienda americana che aveva più dipendenti era la General Motors, impiegava 564 mila persone. Nel 2012 era la catena di supermercati Walmart, che ne aveva soltanto 2.200. “I datori di lavoro su larga scala negli Stati Uniti sono soprattutto nel commercio, dove i salari sono bassi, il turnover elevato e la mobilità verso l’alto minima”, scrive il sociologo Jerry Davis nel paper della Brookings Institution Capital markets and job creation in 21st century.
Nel 1937 il premio Nobel Ronald Coase si chiedeva perché esistono le imprese. Risposta: “C’è un costo nell’utilizzo del sistema dei prezzi”. È più conveniente assumere qualcuno, dargli un salario decente, benefici e incentivi a migliorare (l’invenzione della carriera) invece che affidarsi soltanto a un sistema di transazioni continue che richiede di sforzarsi sempre di sapere qual è il giusto prezzo per un prodotto o un servizio. Dagli anni Ottanta le grandi imprese hanno capito che se si spostava abbastanza verso Est la contrattazione, sfruttando i bassi salari indiani o cinesi, esternalizzare poteva essere comunque conveniente. La gig economy, quella di Uber e delle piattaforme di lavoro a chiamata, permette di sapere con grande facilità il prezzo sempre aggiornato anche di quei servizi che non si possono svolgere da Bangalore. E il numero di aziende che hanno necessità di assumere i propri lavoratori si riduce drasticamente. Meglio tenere presente questo quadro se anche nel 2016 continuerà l’ossessione tutta italiana per le variazione dello zero virgola dei tassi di disoccupazione.