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 2016  gennaio 07 Giovedì calendario

Mondadori vuole comprare tre settimanali televisivi francesi

Nell’epoca del digitale, dove con un clic si accede al menu della serata televisiva, che senso hanno ancora le riviste-guida del piccolo schermo? Apparentemente sì, un senso ce l’hanno ancora, se Mondadori è pronta a sborsare 55 milioni di euro al gruppo francese Lagardère per mettere le mani su France Dimanche e Ici Paris, due pubblicazioni ultrapopolari, ma soprattutto su Télé 7 Jours, rivista televisiva storica d’Oltralpe.
L’affare non è ancora fatto, anche se, secondo Le Figaro, in genere bene informato sul mondo finanziario, siamo vicinissimi al traguardo. Già altri gruppi avevano abbordato Lagardère Active, la filiale «media» del colosso Lagardère, per recuperare le tre riviste, in particolare Altice Media, del magnate delle telecomunicazioni Patrick Drahi (già proprietario di Libération e dell’Express) e i tedeschi di Bauer Media. Ma nessuno di loro era disponibile a sborsare così tanto come il gruppo italiano, che, sempre secondo Le Figaro, lascerebbe addirittura a Lagardère una parte delle entrate degli abbonamenti 2016.
Perché così tanto interesse da parte della Mondadori? France Dimanche, Ici Paris e Télé 7 Jours totalizzano 1,8 milioni di copie alla settimana. Non sono riviste in crisi: generano un fatturato di 100 milioni di euro all’anno, con margini lordi compresi fra i 20 e i 25 milioni. Come indicato ieri da un banchiere d’affari, citato dal sito di Libération, «hanno un target che sta invecchiando e abbastanza allergico alla digitalizzazione». Questo comporta pregi (le riviste sono canali privilegiati e «facili» per la pubblicità che vuole raggiungere quel pubblico, spesso con un buon potere d’acquisto) e difetti (nel tempo bisognerà rinnovare il prodotto per attingere a nuovi lettori, più giovani). Ieri vari esperti dei media sottolineavano anche il fatto che Mondadori possiede in Francia altre riviste televisive (Télé Star e Télé Poche) e potrà estendere a Télé 7 Jours le sinergie già realizzate (che vuol dire forse anche decidere qualche licenziamento). Potrà realizzare una strategia simile pure fra le due riviste che vuole acquisire a Lagardère e quelle dello stesso genere che già possiede, Closer in primis.
Se l’operazione andrà in porto, Mondadori, che in Francia già controlla altre pubblicazioni, come l’edizione locale di Grazia, dovrebbe superare i 450 milioni di euro di fatturato: si piazzerebbe quasi al livello della tedesca Prisma Media, che possiede Gala, Capital, Geo e Femme actuelle. E che rappresenta il primo gruppo di stampa periodica in Francia.