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 2016  gennaio 07 Giovedì calendario

Emiliano Toso, ricercatore e pianista, che vuole far felici feti, mamme, ovuli e spermatozoi

Con la sua musica «sussurra» agli embrioni, alle mamme in attesa e a quelle che in sala parto affrontano la prova del travaglio. Le sue sono note benefiche che l’ospedale di Biella, da alcuni mesi, diffonde come una «colonna sonora» nel reparto maternità ma talvolta è lui stesso, nella hall del Degli Infermi, a suonare il pianoforte. E chi lo riconosce gli mostra orgogliosa il bebè venuto alla luce con la sua «translational music» in sottofondo.
A scoprire Emiliano Toso, biologo cellulare e compositore, è stato per primo l’Istituto Marquès di Barcellona che lo ha invitato a esibirsi in un recital surreale dove per pubblico c’erano un’equipe medica del centro della fertilità spagnolo e centinaia di «colture in vitro».
Ricercatore
Toso ha 41 anni, è biellese e lavora in un Istituto di Ricerca piemontese. La sua occupazione si accompagna a una passione singolare: quella di trasformare in musica le emozioni attraverso le vibrazioni che riceve. «In dicembre a Biella, ho tenuto un concerto in ospedale dove ho suonato i brani di Wingprinting (il mio album) accompagnato da violoncello e violino – racconta – Una coppia si è avvicinata con una bambina in fasce. Stavano andando a fare un controllo e si sono fermati ad ascoltare: la mamma era stata richiamata dalle stesse note che aveva sentito durante la nascita di Isabella, sei giorni prima, e ha voluto conoscermi. Scrivo musica che possa influire sul benessere e la salute. Condivido i dati scientifici sugli effetti delle composizioni e del suono a livello cellulare; faccio sperimentazione per dar vita a progetti di ricerca riconosciuti dalla comunità scientifica».
Oltre agli eventi che nel 2016 lo porteranno in Italia e all’estero (da Verona a Roma fino a Cagliari, ma pure a Basilea e Montreal in Canada) Toso collabora con ricercatori internazionali come Bruce Lipton, Gregg Braden, Neale Donald Walsch, e il regista Thomas Torelli che lo hanno chiamato nel 2015 a suonare a Londra, Tenerife e Birmingham. Ma sicuramente il suo concerto più singolare è stato quello di Barcellona.
L’esperimento
«Il pianoforte era stato trasportato appositamente nel laboratorio e poi accordato a 432 Hz – prosegue Toso – Sapevo che l’istituto stava conducendo degli studi in cui la musica si è dimostrata utile per la fertilità in vitro. Così li ho contattati. “Biologo-musicista? È la figura che ci interessa” mi hanno risposto e subito mi hanno invitato nella loro clinica per aprire, con una mia conferenza, una singolare stagione di concerti».
L’evento, il primo di una rassegna organizzata per «intrattenere» spermatozoi e ovuli, si è svolto in una clinica fra le più accreditate nel mondo per le coppie che vogliono creare una famiglia. Da 90 anni il centro della fertilità spagnolo accoglie, infatti, pazienti provenienti da più di 50 Paesi che accedono alla fecondazione in vitro e ai programmi di donazione. Non solo. Le stesse composizioni del musicista biellese sono poi state trasferite su un dispositivo brevettato dallo stesso centro che è in grado di riprodurre la musica a livello intrauterino.
«Il suono e la musica sono potenti mezzi che entrano in comunicazione con la parte più intima del nostro essere – conclude – È provato e di ciò è convinto anche il biologo americano Lipton, che durante la gestazione, fornendo alla madre buone vibrazioni si possono contrastare gli effetti dello stress donando al bimbo un ambiente favorevole, che contribuisce a creare le basi del suo benessere. Il mio lavoro è dedicato a questo scopo, ai nuovi nati e a chi desidera trasformare la propria vita».