La Stampa, 7 gennaio 2016
Il giro del mondo a novant’anni
Uno zainetto in spalla e il trolley dietro, lo sprint di novanta primavere è uguale all’emozione dei bambini che partono per la gita della scuola. Un piccolo esercito di quasi tremila persone si è imbarcato, ieri a Savona, sulla «Costa Luminosa» per un viaggio che gli appassionati definiscono «l’università della crociera». Un tour intorno al mondo seguendo inizialmente la rotta di Cristoforo Colombo per le Americhe, ricalcando poi gli itinerari verso il Sudamerica e le Indie dei navigatori dei secoli successivi.
Arrivando poi in Australia e tornando infine a Savona dopo 108 giorni. Nessuna paura di sfidare un momento delicato per i viaggi, fra i continui allarmi per terrorismo e le incertezze negli equilibri internazionali.
Se la leggenda vuole che l’Olandese volante navigasse per i sette mari su un vascello fantasma giocandosi l’anima in un’infinita partita a dadi con il diavolo, i passeggeri della «Costa Luminosa» giocano una scommessa con il futuro, con la voglia di lasciare indietro il freddo dell’inverno e tornare in patria fra più di tre mesi, per farsi di nuovo baciare dal tepore della primavera. È lo spirito con cui parte Virgilio Ricci, ingegnere spezzino in pensione che a 91 anni ha puntato le vele verso Sydney: «Per lavoro ho viaggiato in tutto il mondo – racconta -, ora che sono in pensione torno a visitare i luoghi che vidi tanti anni fa. E parto alla scoperta di nuovi porti e nuove città». Già dirigente del gruppo Eni, Ricci era stato mandato da Enrico Mattei in Congo. Tornato in patria lavorò alla costruzione del primo Motel Agip a Firenze Nord. Poi si moltiplicarono i viaggi come esperto tecnico di area per la costruzione di raffinerie: dall’Africa ai mari del Nord, dalla Spagna alla Norvegia fino all’allora Unione Sovietica. «Ho conosciuto molti Paesi e ora completo il giro del mondo – aggiunge Ricci -. Nelle precedenti crociere, sempre con Costa, ho rivisto molti luoghi visitati da giovane, nell’ultima ho vissuto una bellissima esperienza doppiando il Capo di Buona Speranza. Ora chiudo il giro tornando a Sydney, dove avevo iniziato i miei viaggi». Con la vivacità di un ragazzino, Ricci dà già l’appuntamento ai cronisti: «Ci rivediamo alla partenza della crociera dei miei cent’anni». Non è solo. Ricci è uno dei due ultranovantenni in partenza, l’altro è un tedesco di 95 anni. Un bello schiaffo alla leggenda che vorrebbe segretamente caricati a bordo anche dei feretri. «In caso di necessità la nave è equipaggiata per l’assistenza sanitaria. Altrimenti ci sono procedure di intervento, ma non portiamo certo feretri», precisa la compagnia.
La lunga barba bianca di Gerhard Schlosser, all’imbarco con la moglie Sylvia, tedeschi di Hagenow, ha attirato l’attenzione degli altri passeggeri: «Babbo Natale, Santa Klaus? Potrei essere io – risponde con un sorriso -, mi concedo un po’ di svago dopo le fatiche di dicembre. E per la prima volta faremo il giro del mondo».
A potersi permettere uno svago dal prezzo di partenza di 12mila euro per una cabina interna, le bevande a bordo e un pacchetto di escursioni (che possono aumentare a seconda degli extra) sono soprattutto persone di una certa età, ma non mancano i giovani, come la famiglia norvegese imbarcatasi con il passeggero più piccolo della nave, il figlioletto di appena due anni. Alcuni partono per una sola delle tre tappe del giro del mondo, altri hanno trovato un modo di scoprire i cinque continenti lavorando. È il caso di Miles Hartman, Ashton Becker, Dean Jace e Vernene Faro: dal Sudafrica sono stati assunti da Costa per curare l’accoglienza in costume multicolore e per esibirsi negli spettacoli: «Lavoriamo sulle navi già da alcuni anni, è un modo stupendo per vedere il mondo e vivere in viaggio».