Libero, 7 gennaio 2016
Pusher che tagliano la droga con antinfluenzali per preservare la salute dei tossici
Chi sa davvero cosa c’è dentro la droga? Chi può dire di sapere con cosa è tagliata, ovvero mischiata, la sostanza che aspira, sniffa, inietta o ingoia? Dai laboratori di analisi ci elencano, in ordine sparso: polvere di marmo, mannitolo, bicarbonato, glucosio, caffeina, aspirina, paracetamolo, lacca per capelli, levamisolo (usato per uomini e animali come svermicida), benzodiazepine (psicofarmaco usato per curare attacchi di panico, insonnia ed epilessia), metaqualone (sedativo che causa la depressione del sistema nervoso centrale), lidocaina (anestetico locale usato per ingannare il consumatore perché ha lo stesso effetto desensibilizzante su lingua e gengive tipico della coca), benzocaina (pomate per le ustioni), clorpromazina (antipsicotico legale usato per trattare pazienti con schizofrenia), antistaminici, farmaci per il cuore, soda caustica, ammoniaca, fosforo rosso (la capocchia dei fiammiferi), barbiturici, tinture, acquaragia, tranquillanti, sterco animale, hennè, sabbia, catrame, tutti i tipi di olio incluso quello di palma e di cocco.
Sostanze in parte devastanti e in altri casi innocue, utilizzate per aumentare l’effetto e il volume della partita e moltiplicare i guadagni. Talvolta fanno perfino bene alla salute. Prendiamo il paracetamolo, che tutti usiamo sin da bambini attraverso la Tachipirina. Negli ultimi anni è aumentato a dismisura il suo utilizzo per tagliare l’eroina. In questo modo, spiegano gli esperti di laboratorio, i trafficanti allungano la vita dei tossici. Il paracetamolo «raddrizza» la salute precaria dell’eroinomane e consente due vantaggi: diminuiscono i morti (per cui non c’è allarme sociale e conseguente recrudescenza dei controlli) e il drogato rende più soldi. Non pagando di più, pagando per più tempo. Nell’ottobre 2014 i carabinieri di Parma hanno scoperto una banda di albanesi che ha trasformato 60 chili di eroina purissima in 480 chili mischiandola con un quintale di paracetamolo e caffeina. Un sistema che avrebbe garantito 20 milioni di euro.
La qualità degli stupefacenti non è uguale dappertutto, segue strettamente gli andamenti economici della «piazza». Abbiamo preso in analisi la droga sequestrata che passa dal laboratorio dei carabinieri in via Montebello, a Milano, un campione piccolo rispetto all’intero Paese ma utile (considerando la mole del traffico in Lombardia) per dare un’idea della situazione almeno nel nord Italia. Il risultato è sorprendente. A differenza di quel che si potrebbe immaginare, negli ultimi due anni la qualità della droga è migliorata. Meno sostanze da taglio nocive e grado di purezza più alto (che comunque supera raramente il 10-15% nell’eroina e il 30-40% nella cocaina). Oltre queste percentuali possono essere fatali. Ed ecco un’altra rivelazione degli esperti che a qualcuno non farà piacere: si può morire o avere gravi danni non perché la sostanza è tagliata male ma perché è tagliata poco (in ogni caso non stiamo dicendo che la droga in Lombardia faccia bene né vi invitiamo a provarne gli effetti).
Una delle sostanze da taglio della cocaina più frequenti nelle analisi di laboratorio è il levamisolo, un farmaco usato per eliminare svariati tipi di vermi che possono infestare l’organismo. In passato si somministrava anche agli esseri umani ma da quando si è scoperto che causava agranulocitosi (una condizione patologica del sangue che riduce i granulociti e aumenta la predisposizione a infezioni) è stato limitato ai bovini. La produzione, però, non ha subito battute d’arresto: nel 2011 la Dea, l’agenzia federale antidroga statunitense, ha calcolato che il 73% di tutta la cocaina sequestrata era stata tagliata con il levamisolo.
FARMACI
Fra le sostanze da taglio di normale uso clinico si rilevano aspirina, paracetamolo, benzodiazepine (psicofarmaco usato per curare attacchi di panico, insonnia ed epilessia), metaqualone (sedativo che causa la depressione del sistema nervoso centrale), lidocaina (anestetico locale), benzocaina (principio attivo nelle pomate per ustioni), clorpromazina (antipsicotico usato per trattare pazienti con schizofrenia), antistaminici e farmaci per il cuore.
VELENI
I trafficanti ovviamente non si fanno scrupoli e, pur di ottimizzare un carico di droga, lo tagliano con qualsiasi sostanza riescano a reperire sul mercato in grosse quantità a piccol prezzo: tinture, acquaragia, sterco animale, hennè, sabbia, catrame, tutti i tipi di olio incluso quello di palma e di cocco, polvere di marmo, mannitolo, caffeina e perfino lacca per capelli.