Corriere della Sera, 7 gennaio 2016
Quando il leone Mihajlovic diventa pecora
L’ultima di Mihajlovic, il nostro più fecondo citatore di aforismi, è più che altro riferita ai detrattori, alla brava gente sempre pronta a dare per imminente il suo esonero. Sprezzante e lapidaria la frase: il leone non si preoccupa di quel che pensa la pecora, se la mangia. È da quando sta al Milan che Sinisa recita la parte del leone. Ma ultimamente la parte comincia a risultare sfasata ed eccessiva, perché si limita a una postura studiata, completamente disarticolata da quello che poi il Milan manifesta in campo. Eppure il feroce Mihajlovic vuole convincerci che se i giocatori lo seguissero, se avessero la sua grinta, se insomma fossero anch’essi leoni, sai la strage di pecore. Poi però c’è la realtà della vita, un campo sportivo in cui gli aforismi finiscono quasi sempre imbalsamati dall’inutilità pratica. Dopo la sconfitta col Bologna, c’è un presidente ad Arcore furente come una belva. Una belva come può essere un leone. Improvvisamente, chi si credeva leone scopre d’essere dalla parte della pecora. E Mihajlovic lo sa bene: il leone non si preoccupa di quel che pensa la pecora, se la mangia.