Corriere della Sera, 7 gennaio 2016
Il laboratorio dove il Califfato costruisce missili e bombe
Un laboratorio del terrore dove riattivano vecchie armi, preparano esplosivi, veicoli radiocomandati, missili in grado di colpire aerei passeggeri a bassa quota. Tutti sistemi che potrebbero essere usati per attentati contro gli avversari dell’Isis. Il centro si trova a Raqqa, nel nord- est della Siria, e la sua esistenza sarebbe provata da video entrati in possesso dei ribelli siriani e passati alla rete tv britannica Sky. Usando le informazioni a disposizione, l’emittente ha identificato anche uno dei siti dove sono condotte le ricerche: l’ex centro equestre della città. I filmati mostrano i terroristi costruire le batterie indispensabili per far funzionare i Sam portatili, ordigni efficaci contro velivoli in avvicinamento o in partenza da uno scalo. Di questi missili ve ne sono molti in giro ma spesso gli apparati di alimentazione sono scaduti e così non è possibile sparare. Nei laboratori del Califfo sono ora riusciti a superare questo gap. Sempre i tecnici jihadisti hanno studiato autobomba che sono guidate in modo remoto, mezzi per attaccare postazioni senza dover rischiare degli uomini, anche se al movimento non mancano certo i kamikaze. Secondo le fonti citate da Sky la «scuola» sarebbe frequentata da militanti giunti dal Nord Africa, dalla Somalia e anche dal Pakistan. Estremisti che dovranno far parte dello schieramento militare del Califfato in Iraq o in Siria ma anche di eventuali cellule inviate in missione in Europa. L’intelligence occidentale è convinta che lo Stato Islamico abbia creato una struttura ad hoc per le operazioni esterne, un comando che avrebbe ispirato anche gli attentati di Parigi e Beirut.