Corriere della Sera, 7 gennaio 2016
Il sorpasso degli stranieri a Piazza Affari
L o straniero passa a Piazza Affari. Il 2015 costituirà un precedente: per la prima volta la capitalizzazione di Borsa delle imprese quotate a Milano è risultata essere a maggioranza nelle mani di investitori esteri (51,1%). Il dato emerge dal rapporto del centro studi Unimpresa e indica che il valore di Borsa delle aziende Made in Italy è salito 545 miliardi di euro (era 509 miliardi nel 2014). La quota in mano a big esteri e investitori stranieri è aumentata nell’ultimo anno di 52 miliardi, evidenziando così il sorpasso rispetto alle partecipazioni riconducibili ad azionisti italiani. Il 51,1% del totale equivale, del resto, a 278 miliardi. Il rapporto indica anche il peso degli azionisti fondatori nel capitale delle aziende: il 43% di tutte le imprese, anche le non quotate, è controllato dalle famiglie. Un pacchetto importante fa capo alle banche con una quota del 10% nel capitale delle spa quotate, ossia 54,6 miliardi. Un altro azionista di Pazza Affari è lo Stato che ha in portafoglio titoli quotati italiani per un controvalore di 15,7 miliardi. Il 12,5% del listino milanese è, infine, posseduto da piccoli azionisti e risparmiatori (detengono 68,3 miliardi).