Corriere della Sera, 6 gennaio 2016
Wang con il suo Wanda Group sta per comprarsi gli studi di Burbank
Anche Superman e Batman – quello post dark di Christopher Nolan da un miliardo al botteghino – oltre all’Indominus Rex geneticamente modificato di Jurassic World, terzo incasso della storia del cinema con 1,6 miliardi, sono a un passo dal diventare cinesi. Dalian Wanda Group, la stessa società di Wang Jianlin che nel 2014 aveva scalato Infront e i diritti del calcio italiano, starebbe per chiudere l’accordo per l’acquisto di oltre il 50% degli studios californiani più in vista degli ultimi anni.
L’annuncio è atteso per la prossima settimana. Con l’operazione il valore di Legendary Entertainment salirebbe tra i tre e i quattro miliardi di dollari, non male per una società che ha soli dieci anni di attività alle spalle. D’altra parte Wang Jianlin è accreditato come l’uomo più ricco della Cina e non ha problemi di liquidità.
Gli studios di Burbank sono stati fondati nel 2000 e hanno coprodotto la prima pellicola nel 2005 grazie a un accordo di distribuzione pluriennale con la Warner. Ma la serie dei successi – tra gli altri ci sono sia Inception, l’angosciante mondo dei sogni a più profondità di Leonardo DiCaprio, sia Interstellar, altro capolavoro di Nolan con cui ormai è sancito il sodalizio – li ha subito proiettati nell’empireo di Hollywood. Dal 2014 sono diventati partner della Universal come distributore (bye, bye Warner) e il totale ottenuto al pallottoliere del box office ha superato i 13 miliardi.
La storia: è stata fondata da Thomas Tull, un quarantacinquenne che aveva iniziato con una catena di lavanderie automatiche, dopo il doppio fallimento dei sogni di diventare prima una stella del football e poi un avvocato. Tull ha avuto l’idea di incrociare il mondo del private equity newyorkese con quello del cinema californiano. E con quello che ha guadagnato si è preso la sua rivincita sul football: ha acquistato una parte dei Pittsburgh Steelers, squadra che sognava da quando a quattro anni, così vuole la vulgata, li aveva visti giocare nel Super Bowl numero IX i Minnesota Vikings. Insomma, se non ha coronato i suoi sogni da adulto lo ha fatto con quelli da bambino, come dare vita ai suoi supereroi preferiti: prima di diventare il produttore di Superman, Batman e Godzilla, era stato un grande fan dei loro fumetti. Peraltro nel 2009 era diventando il primo azionista del gruppo, uno scettro che ora passerebbe a Wang Jianlin.
Uscire dopo così pochi anni è nella logica dei private equity anche se bisognerà attendere i dettagli per capire come saranno distribuite le quote. Tra gli attuali azionisti c’è la giapponese Softbank che in questi anni non ha sbagliato un colpo (era anche azionista di Supercell, quelli di Clash of Clans).
Altra storia da seguire è quella di Wang Jianlin: l’imprenditore, ex militare dell’esercito popolare cinese, come molti suoi colleghi tycoon tra cui il fondatore di Huawei, ha iniziato con il business dei cinema e dei teatri di cui è diventato il più grande proprietario al mondo nel 2012 acquistando, per 2,6 miliardi, la seconda catena nordamericana, la Amc Entertainment Holdings. Ancora oggi a 62 anni non mostra di dimenticare i 17 passati nel People’s Liberation Army: si muove ad ampie falcate, ginocchia dritte, braccia lungo i fianchi. Si veste sempre in maniera disciplinata e pretende un preciso dress code dai propri dipendenti.
Dopo il calcio con Infront, la mossa hollywoodiana dell’ex colonnello confermerebbe la sua strategia di passare ai contenuti, anche se continua a non disdegnare i vecchi trofei dei ricchi uomini d’affari: sempre nel 2014, poco prima dei diritti tv della serie A e della nazionale Azzurra, si era fatto notare come nuovo socio forte dell’Atletico Madrid. Calcio contro football americano ma, tra miliardari, Wang e Tull si saranno capiti al volo sugli schemi con cui vincere entrambi.