La Stampa, 2 gennaio 2016
Ecco chi è la Nicole Orlando citata da Mattarella nel suo discorso
Le quattro vittorie e un secondo posto ai recenti Mondiali di atletica per disabili in Sudafrica fanno di lei una delle portacolori azzurre più medagliate. Ma il premio più bello è il «grazie» di Sergio Mattarella nel discorso di fine anno alla Nazione. La biellese Nicole Orlando viene citata dal Presidente insieme all’astronauta Samantha Cristoforetti e alla neo direttrice del Cern Fabiola Gianotti. Un podio tutto «rosa», simbolo di un’Italia ricca di persone e di esperienze eccellenti.
Non l’avevano avvisata
«Per Capodanno ero con la mia famiglia a Bielmonte, in montagna, e stavo ascoltando il Presidente in tv. Non ne sapevo niente, sono quasi caduta dalla sedia. Poi ho chiesto: ma davvero ha detto il mio nome?». Ventidue anni, sguardo profondo e attento, incorniciato da un volto sorridente, da sempre una sindrome di Down compagna ingombrante ma che grazie al suo coraggio non le impedisce di vincere e conquistarsi il palcoscenico. Ai primi di dicembre, quando le notizie dei suoi successi avevano cominciato a girare il mondo, il premier Renzi le aveva dedicato una frase su Facebook: «Bravissima, hai fatto onore al nostro Paese».
Le luci della ribalta
Da quel momento è stato un turbinio di telecamere e riflettori, con Nicole ospite nelle trasmissioni televisive più seguite. Infine il presidente Mattarella che la lancia nel «gotha» dell’anno. «Ne sono onorata – dice Nicole -. Sentire il mio nome insieme a quello di altre donne così importanti è stata una grande emozione». Poi, con un sorriso e lo sguardo dei campioni: «Sono orgogliosa di me stessa, ma posso fare ancora tanto...».
Figlia d’arte
Una famiglia di sportivi, gli Orlando. Papà Giovanni nel calcio e mamma Roberta nel basket hanno trascorsi in serie C, nel loro vocabolario non esiste la parola rassegnazione. Grazie al sostegno dei suoi genitori, Nicole ha trovato nello sport il trampolino di lancio per superare quella che adesso risulta difficile chiamare diversità. A un anno cominciò a nuotare, poi si è dedicata alla ginnastica artistica, con un’allenatrice-simbolo, Anna Miglietta, 71 anni, già azzurra e nello staff della Nazionale. Quindi la scoperta dell’atletica, l’ultima passione. Nicole veste più volte l’azzurro dell’Italia Fisdir e un mese fa ai Mondiali di Bloemfontein, in Sudafrica, è un trionfo: quattro ori (100 metri, salto in lungo e triathlon con il record iridato, staffetta 4x100) e un argento (200 metri). Sul podio lacrime di gioia e di commozione: «Pensavo a mia nonna, che doveva accompagnarmi ma è morta poco prima. Però c’era il nonno. Sono stata molto felice per lui».
Il sogno olimpico
E adesso? «A luglio ci sono le prime Olimpiadi per atleti Down a Firenze. Voglio fare ancora meglio». Nel frattempo c’è anche spazio per la partecipazione a un musical ispirato alla serie tv americana Glee, che è già andato in scena due volte. «Lo sport non sarà per sempre. Vorrei lavorare, fare la segretaria o la babysitter». Mamma Roberta se la coccola con gli occhi: «Mi auguro che le parole del Presidente Mattarella possano servire a tutti i ragazzi con disabilità perché hanno davvero tanti talenti. Ma bisogna dare loro nuove opportunità, dobbiamo solo crederci».
(Ha collaborato Stefano Zavagli)