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 2015  dicembre 31 Giovedì calendario

Totti, le Iene, i due figli e il terzo che verrà: Ilary Blasi si racconta

Roma, dicembre
Ore 10. appuntamento al bar di un centro commerciale all’Eur. Già da questo si intuisce: Ilary Blasi è una che non se la tira e, infatti, arriva puntuale, con la sua macchina, dopo aver accompagnato i due bambini a scuola e fatto un po’ di spesa. La maternità, nascosta da un cappottone nero, le illumina il viso. Non è truccata. i capelli sono raccolti «a ciuccia», come dice lei, gli occhi hanno il colore del mare. È bellissima. Per i suoi meriti e quelli del marito Francesco Totti, “ottavo re di Roma”, potrebbe permettersi altri atteggiamenti. Alla Victoria e David Beckham. per esempio, cui spesso la coppia viene paragonata nella versione de’ noantri. Ma qui siamo su un altro pianeta, quello della normalità. Ed è questo che laurea Ilary donna dell’anno, assieme alla scelta di lasciare i riflettori delle lene per dedicarsi alla famiglia in aumento.
Quando nascerà questa terza creatura?
«Ai primi di marzo, sono al settimo mese. La felicità contagia tutti noi».
Maschietto o femminuccia? Ne dicono tante...
«Me lo chiedono, ma sa qual è la verità? Non vogliamo saperlo. Sarà una sorpresa, anche per i miei due piccoli. Con Francesco era una cosa che ci dicevamo sempre: avendo già la coppia. Cristian e Chanel. se fosse arrivato il terzo ci saremmo comportati al l’antica, quando non c’erano le ecografie».
E così dopo otto anni. 15 partner diversi e 300 puntate, lei ha abbandonato Le Iene.
«Potendolo fare, ed è un lusso, preferisco dedicarmi a quello che per me è più importante: a questo figlio che arriva in età adulta, agli altri due. alla casa. A una vita come tante. Io sono una persona semplice».
E un addio definitivo?
«Sicuramente per la stagione gennaio-maggio. Poi a settembre si vedrà. Voglio lasciarmi tutte le porte aperte».
E se non la richiamassero? Lei ce l’ha un piano B di emergenza?
«Se per questo c’ho pure il C e il D, ma non confesserò mai quali sono. Però ho ben chiaro in testa che questo lavoro può finire da un momento all’altro, quindi uno deve attrezzarsi. Lo dico sempre: non incentro tutto sulla tv. Mi diverte, è il mio spazio, la mia parte ludica, la mia indipendenza e la mia forza. Ma mi piace anche vivere la vita normale, come questa chiacchierata al bar. È la spinta che mi permette poi di affrontare la televisione. Essermi presa questa pausa, significa che non ho l’ansia da video e neanche paura che i riflettori si spengano su di me. Altrimenti avrei partorito, mi sarei fermata una settimana e poi via, di nuovo in onda. Invece no. In fondo l’avevo già fatto con Chanel, nella mia prima edizione de Le Iene: in tv fino al 30 aprile, per poi metterla al mondo 13 giorni dopo. Questa volta volevo del tempo per me».
I suoi look hanno infiammato i social. «Troppe trasparenze», «la maternità esibita in modo esagerato»... sono piovute critiche.
«Le Iene è una trasmissione che ti permette di scherzare. Chiaro che sarebbero arrivati commenti di ogni genere, ma alcuni erano pure spiritosi e mi sono divertita. Se ti metti in gioco, vale tutto. E poi non sono permalosa sennò, dopo otto anni di Iene, sarei morta! La provocazione? Non è proprio nel mio karma. Penso che anche con una mise azzardata, si capisca che scherzo».
Gli uomini la vedono più come bomba sexy o moglie ideale?
«Seconda opzione. Mi sono fidanzata presto, ho avuto il primo figlio a 24 anni, tutto in anticipo rispetto a questi nostri tempi. Perciò non ho mai puntato sull’aspetto seduttivo. Non penso che un uomo mi guardi e dica: wow».
E vero che lei è molto poco social?
«Sarò antica, ma è così. Instagram viene alimentato dalle ragazze del mio forum e non ci sono mai foto prese in casa. Di Facebook si occupa un ragazzo delle Iene, dopo un’infinità di miei profili fasulli. Io non so nemmeno come andarci, è un mondo che non mi affascina. Forse sarò un po’ retrograda, ma neanche capisco il linguaggio, lo slang. Però sto bene così. Non mi serve l’affetto virtuale, io lo sento girando per Roma (si è appena prestata per un selfìe con alcuni ragazzi, ndr). Se mi chiede di vedere un’immagine dei miei figli sul cellulare, ne avrò di vecchie e le devo pure annà a cerca’! Ma non sono una patita delle foto, io fotografo con gli occhi».
Vero che quando aspettava Cristian fece la sua prima visita ginecologica al sesto mese?
(ride). «Sì, ma io sono un po’ zingara in tutto. Non ho un carattere ansioso, e quindi con i controlli mi stufo. Mi sento molto concreta, pragmatica, con i piedi per terra».
Anche Francesco è così?
«Un filino più apprensivo. Io mi faccio scivolare le cose addosso, lui meno».
Lei ha dichiarato: «Ho paura del tempo che passa». Vuole confessare qualche ritocchino?
«Sono anche struccata e può vedere da sé: tutta naturale. La bocca? L’ho sempre avuta così carnosa, fin da piccola: ho le foto. Ma non critico i ritocchi e chi se li fa. Anzi, se tra cinque o dieci anni mi andasse, corro ai ripari pure io. Certo, non da stravolgermi i connotati... Per me l’aspetto fisico poteva essere una priorità a vent’anni, quando facevo la Letterina. Ma ora alimento il cervello: al trucco mezz’ora e il resto del tempo a studiare il copione, a leggere, informarmi. Se diventassi schiava della mia immagine, sarei morta. Invece voglio avere la libertà di uscire
di casa senza trucco, con la “ciuccia” in testa e in tuta. Proprio come oggi».
Anni fa ha posato per qualche servizio “più vedo che non vedo”...
«Aaah, può essere, ho fatto di tutto. Tranne un calendario, ma non perché li amassi poco. Piuttosto perché non volevo essere l’ultima a comparire. Secondo me, devi segnalarti come apripista: se arrivi ventesima, hai perso».
Con la maternità sembra aver preso i chili giusti.
«Ma lo sa che questo mese non mi sono ancora pesata? Ero partita con le migliori intenzioni, considerata questa mia gravidanza “da grande”, infine ho deciso che non me ne frega gnente. E poi ci sono le feste tutti insieme, parenti e amici, come si fa a mettersi a dieta?».
Sfatiamo un mito: dorme con pigiamone e calzettoni?
«Ma è vero! E tutte le mie amiche fanno lo stesso. La donna è freddolosa, si sa. Chi ci dorme con la sottoveste, Marilyn Monroe? Dev’essere morta di freddo...».
Francesco ha niente da ridire?
«Ci mancherebbe!».
Sostiene che fate l’amore tre volte alla settimana.
«Oddio non lo so, mica le conto! Non è che abbiamo il calendario e mettiamo le tacche! La verità è che lui spara un sacco di sciocchezze, poi voi giornalisti venite da me e chiedete conferme».
Lei dice di non essere permalosa, ma “rosicona”. Vuol spiegare la differenza a chi non è romano?
«Permaloso è quando non accetti la presa in giro, la critica. Io invece rosico quando, per esempio, perdo una partita a burraco durante le tradizionali vacanze a Sabaudia: ci rimango male, e siccome sono pure orgogliosa non lo faccio vedere. Spesso io e mio marito giochiamo in squadre diverse e lui c’ha un gran culo. Vince».
Cosa sogna per i suoi figli?
«Vanno alla scuola inglese, io e Francesco ci alterniamo nel colloquio con i maestri. Non riverso sui bambini i miei desideri. L’importante è che siano liberi di esprimersi e curiosi, di tutto. Hanno i videogiochi, certo, ma per fortuna Cristian è molto dinamico, non ha mai visto un cartone: preferisce una partita a tennis o correre in bicicletta con un amico. L’altra è più da tv. Ma se arriva un’amichetta, molla tutto e si mette a giocare».
Dica la verità, è già partito il toto- nomi? Totti ha azzardato un “pericoloso” Euclide se sarà maschio.
«Ah sì? Ma gliel’ho detto, scherza. Però lasciateci un po’ di intimità nelle nostre scelte».
Pensa mai a quando suo marito appenderà gli scarpini al chiodo?
«Embè, ci siamo. Ma ha visto? Ho dato prima l’addio di lui, l’ho bruciato sul tempo. L’anno prossimo compie 40 anni... Dico che ogni stagione ha il suo melone e Francesco si è goduto tutto, al punto che ora penso abbia desiderio di altro. Ma rimarrà comunque nel mondo del pallone».
Un terzo figlio alla faccia di chi, ora sì ora no, vi vuole in crisi.
«Mica mi dirà che il bambino serve a rincollare i cocci?! Se le cose non vanno bene, un figlio divide e non unisce. Devono esserci valori, forza, unione. E noi questo figlio, dopo otto anni dall’ultima, l’abbiamo tanto voluto e cercato. Mica è caduto dal cielo!».
Non so se anche questa sia una sciocchezza, ma suo marito l’aveva dichiarato in tempi non sospetti: «Con Ilary c’è un accordo segreto, il terzo figlio è una certezza».
«Ammazza, ha detto così? E che c’ha, la palla de vetro? Quasi quasi mi faccio dare qualche numero e vado a giocarmelo al lotto».