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 2015  dicembre 31 Giovedì calendario

Piazza Affari è stata la migliore borsa del 2015

Il 2015 sarà ricordato come un anno da primato per Piazza Affari. Negli ultimi 12 mesi la borsa di Milano ha messo a segno la miglior performance annuale tra le principali borse mondiali. L’indice Ftse Italia All Share ha registrato un aumento del 14,72% rispetto a fine 2014 (con un massimo annuale a 25.684 punti il 13 aprile e un minimo a 19.270 punti il 7 gennaio).
L’indice Ftse Mib ha messo a segno invece un incremento dell’11,96% rispetto al 2014 (massimo annuale a 24.031 punti il 20 luglio e minimo a 18.123 punti il 7 gennaio). Una performance migliore non solo rispetto agli altri listini europei, ma anche a quella delle principali piazze mondiali, Wall Street compresa (-0,77 il Dow Jones, +0,65% l’S&P 500 e +7,51% il Nasdaq). Nel Vecchio Continente la borsa di Londra ha chiuso l’anno con una flessione del 4,42%, quella di Madrid con un calo del 6,26%, mentre Parigi e Francoforte, pur chiudendo in attivo, hanno messo a segno performance inferiori a quella di Piazza Affari (+9,4% il Cac 40 e +9,56% il Dax).
Gli indici di Piazza Affari. Il più brillante è stato il segmento Star, che si è distinto per una performance migliore rispetto agli indici principali: il Ftse Italia Star ha registrato infatti una crescita su base annua del 39,45% (con il massimo annuale nonché record storico a 26.520 punti il 5 agosto).
Maglia nera invece all’Aim Italia, il cui indice è calato di quasi il 10% rispetto a fine 2014. Nel paniere Ftse Mib i cinque titoli che hanno fatto meglio nell’arco dell’anno sono stati Italcementi, con un rialzo del 106,99% dopo l’allineamento del prezzo a quello dell’opa lanciata da Heidelberg Cement, Anima Holding  (+93,32%), Yoox -Nap (+86,9%), Bpm  (+69,61%) e Finmeccanica  (+66,31%). Per quanto riguarda i ribassi, complessivamente nel 2015 hanno interessato solo sei titoli del Ftse Mib sui 40 totali del paniere. Si tratta di Banca Mps (-35,77%), Saipem (-14,64%), Tenaris  (-11,47%), Cnh Industrial  (-5,66%), Eni  (-5,27%) e Unicredit  (-4,07%).
Cresce la capitalizzazione. A fine 2015 la capitalizzazione complessiva delle società quotate a Piazza Affari si è attestata a 567,6 miliardi di euro, con una crescita del 17,6% rispetto a fine 2014. Il valore è pari al 34,8% del pil. Nel corso del 2015 gli scambi di azioni hanno raggiunto una media giornaliera di 3,2 miliardi di euro di controvalore e quasi 282 mila contratti. Complessivamente sono stati scambiati oltre 70,7 milioni di contratti per un controvalore complessivo di 801,7 miliardi di euro.
Il massimo giornaliero per controvalore scambiato è stato raggiunto il 24 agosto con 5,9 miliardi di euro e 530.325 contratti scambiati. Intesa Sanpaolo è stata l’azione più scambiata per controvalore con un totale di 95,2 miliardi di euro ed è anche il titolo più grande della borsa con una capitalizzazione di 52 miliardi (erano 40 a fine 2014), mentre Unicredit  è stata la più scambiata in termini di numero di contratti (3,9 milioni). La turnover velocity domestica (l’indicatore che, rapportando il controvalore degli scambi alla capitalizzazione, segnala il tasso di rotazione annuale delle azioni) è stata pari a 153,3%.
Record di matricole. Il 2015 ha registrato anche il record di ammissioni in borsa dal 2007. La matricole sbarcate a Piazza Affari nel corso degli ultimi 12 mesi sono state 32. Di queste, 27 sono approdate sul listino attraverso ipo. Le società uscite dalla borsa sono state invece 16. Il 2015 si chiude quindi con un totale di 356 società quotate sui mercati di Borsa Italiana. Nel dettaglio, 282 società sono quotate sul mercato Mta (di cui 71 al segmento Star) e 74 su Aim Italia. Le 27 nuove ammissioni avvenute tramite ipo (erano state 26 nel 2014) si dividono in otto sull’Mta, di cui cinque al segmento Star (Banzai, Ovs, Massimo Zanetti beverage Group, Inwit, Banca Sistema, Aeroporto di Bologna, Poste Italiane, Openjobmetis ), una su Miv (Space  2) e 18 su Aim Italia (Mobyt, Digitouch, Caleido Group, Clabo, Elettra Investimenti, Cover 50, Biodue, Bomi Italia, Masi Agricola, Assiteca, Piteco, Capital for Progress 1, Giglio Group, Glenalta Food, H-Farm, Gambero Rosso, Blue Financial Communication, Bridge Management ). L’ipo di Poste Italiane, con un capitale raccolto di oltre 3 miliardi di euro, risulta essere la maggiore degli ultimi dieci anni (dal 2006). Alle 27 ipo si aggiungono anche le nuove ammissioni di Italian Wine Brands, Mondo TV  Suisse, Luve, Banca Mediolanum  (post-fusione con la holding Mediolanum ) e il passaggio di Fila  da Miv al segmento Star. Nel 2015 l’ammontare di capitale raccolto a Piazza Affari da parte di società già quotate o di nuova ammissione è stato pari a 9,8 miliardi di euro. In particolare, 13 operazioni di aumento di capitale hanno raccolto oltre 4 miliardi di euro. Le 27 società che si sono quotate sui mercati di Borsa Italiana attraverso initial public offering in fase di collocamento hanno raccolto invece oltre 5,7 miliardi di euro.
Anno d’oro per Mot e Etf. Confermata la leadership europea di Piazza Affari per i contratti scambiati sui sistemi telematici. Per quanto riguarda EtfPlus, il mercato dove vengono negoziati Etf, Etc ed Etn e, da febbraio 2015, anche gli Oicr aperti, ha mostrato dati in continua crescita. Al 23 dicembre il numero degli strumenti quotati era salito a 1.101. Durante il 2015 sono stati quotati 82 Etf e 56 Etc-Etn per un totale di 138 nuovi strumenti. A un anno dall’apertura del segmento dedicato ai fondi aperti su EtfPlus sono stati raggiunti i 100 strumenti quotati per un totale di 16 emittenti. Gli asset under management hanno raggiunto quota 43,3 miliardi per gli Etf, mentre le masse degli Etc-Etn si attestano a quota 4,4 miliardi di euro. Gli asset under management degli Oicr aperti ha raggiunto quota 41,6 milioni di euro. Il 24 agosto 2015 il mercato EtfPlus ha registrato il record storico per volumi con 48.864 contratti scambiati Complessivamente nel corso dell’anno sono stati scambiati 103,6 miliardi di euro e oltre 4,8 milioni di contratti. Per quanto riguarda il Mot, con 1.113 strumenti quotati (118 titoli di Stato, 309 obbligazioni e 686 tra eurobond e Abs) a fronte dei 1.107 di fine 2014, questo mercato ha registrato una media giornaliera di 18.288 contratti e 1,1 miliardi di euro di controvalore. Tra gli eventi da segnalare l’ottava emissione del Btp Italia, che ad aprile ha raccolto 9,379 miliardi di euro. Dal 2012 sono stati raccolti oltre 100 miliardi di euro in Btp Italia tramite il Mot.