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 2015  dicembre 31 Giovedì calendario

Il piano anti smog del governo • L’inquinamento uccide ogni anno 30 mila italiani • Mille Comuni vietano i botti di Capodanno • Bill Cosby imputato per aver stuprato una diciannovenne • L’amore omosessuale del braccio destro di Mao • La guardia giurata uccisa a fucilate


Inquinamento 1 Dopo due ore di confronto, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e i responsabili di Regioni e città metropolitane hanno definito le misure urgenti per fronteggiare l’emergenza inquinamento. Il protocollo firmato da Galletti, Fassino e dal coordinatore dei governatori Stefano Bonaccini, prevede due piani di intervento: quello per fronteggiare l’emergenza e quello di medio periodo per gli interventi strutturali. Le misure immediate scattano dopo sette giorni consecutivi di sforamento dei limiti massimi di sostanze inquinanti. In questo caso i sindaci «possono, ma secondo me devono», ha detto Galletti, ridurre di due gradi il riscaldamento negli edifici pubblici e privati; abbassare di 20 chilometri orari (e dunque in città portarla a 30) la velocità massima dei veicoli; introdurre agevolazioni tariffarie sui servizi pubblici (a Milano e a Torino è già stato sperimentato il biglietto unico per l’intera giornata al prezzo di 1,50 euro). Il limite di queste misure è che i sindaci sono invitati a rispettarle ma non possono essere obbligati a farlo. Per sostenere le tariffe agevolate sui mezzi pubblici in caso di emergenza, il ministero ha messo a disposizione 12 milioni. Per le misure strutturali di medio periodo il governo calcola di stanziare oltre 700 milioni in tre anni aggiungendone 405 ai 319 già presenti nella legge di stabilità. Si tratta di un lungo elenco di interventi: 50 milioni serviranno a favorire il passaggio da 3mila a 20mila impianti di ricarica elettrica per i veicoli; 320 milioni serviranno a migliorare l’efficienza energetica di scuole e uffici pubblici; 200 milioni destinati all’acquisto di nuovi treni e autobus più efficienti e meno inquinanti; 90 milioni utilizzati per aumentare le piste ciclabili. Verrà prorogato il provvedimento che garantisce il 65 per cento di detraibilità delle spese per l’efficenza energetica di edifici pubblici e privati. Soddisfatti Anci e Regioni, delusi gli ambientalisti. I Verdi chiedono «la sostituzione di questo ministro imbarazzante». Attacchi anche dai governatori leghisti. Roberto Maroni accusa: «Abbiamo chiesto interventi per due miliardi e ci hanno dato 12 milioni» (Griseri, Rep).

Inquinamento 2 Dopo una settimana di polemiche, tra le misure previste per fronteggiare l’emergenza, non ci sono né blocchi della circolazione né targhe alterne, bocciate dallo stesso ministro: «Basta con la Babele di provvedimenti che chiunque di noi non sa se domani vanno le targhe pari o dispari o se c’è il blocco totale del traffico». Blocchi bocciati dunque, anche perché i dati sull’inquinamento milanese non sembrano dare ragione a Pisapia. Così, con l’inquinamento che sale (ieri centesimo giorno di sforamento nel 2015), anche il capoluogo lombardo non ha prorogato la misura (ibidem).

Inquinamento 3 Secondo uno studio del ministero della Salute, l’inquinamento atmosferico è responsabile ogni anno di circa 30 mila decessi solo per il particolato fine (Pm2,5) accorciando mediamente la vita degli italiani di dieci mesi (Caprara, Cds).

Botti 1 per il Capodanno 2016, quasi mille comuni hanno già detto no a razzi, petardi, mortaretti eccetera in nome della lotta allo smog e della tutela degli animali. Le multe non sono tutte uguali: a Bologna si va da 100 a 500 euro, a Salerno si partirà solo da 25. Il contributo annuo dei fuochi d’artificio solo a Milano è stimabile in circa 44 tonnellate di Pm10, il 6% delle emissioni totali (Caccia, Cds).

Botti 2 L’anno scorso i feriti per i botti di mezzanotte furono 251 rispetto ai 361 dell’anno prima e ancor meglio che nel 2013, quando invece si contarono due morti, entrambi in Campania (ibidem).

Cosby Da ieri Bill Cosby, 78 anni, sposato, cinque figli, uno degli attori più popolari del mondo, è accusato di violenza sessuale e resta a piede libero solo per aver versato una cauzione di un milione di dollari. Il processo (la prima udienza è fissata per il 14 gennaio) nasce dalla testimonianza di Andrea Constand. I fatti risalgono al 2004. Una notte di quell’anno - all’epoca Andrea aveva 19 anni - i due bevettero insieme cognac davanti al camino. Da qui in avanti le versioni diventano opposte. La donna sostiene di essere rimasta intrappolata: prima drogata e poi costretta a un rapporto sessuale. L’attore ha fatto mettere a verbale che sì, ci fu «un rapporto sessuale, ma con il pieno consenso» della giovane. Il procuratore Kevin Steele è giunto, invece, a una prima conclusione: «Il signor Cosby fece due pesanti avance sessuali che furono rifiutate. A quel punto spinse la signora Andrea a prendere alcune pillole di sedativo e a bere vino. Una persona in quelle condizioni non può essere consenziente». La vicenda sembrava archiviata nel 2005, quando la studentessa denunciò Bill Cosby. L’attore depose per cinque giorni consecutivi e alla fine i suoi avvocati ottennero che non venisse incriminato. Dieci anni dopo, un giudice federale ha accolto la richiesta di avere copia del verbale della testimonianza, rimasta segreta, avanzata dai legali di Andrea Constand, che nel frattempo aveva deciso di riaprire il caso. A luglio il documento finì sulla prima pagina del New York Times. A quel punto si fecero avanti altre donne, con accuse di molestie sessuale, più o meno pesanti. Il settimanale New York Magazine ne ha raccolte 35. Il 14 dicembre scorso Cosby ha presentato una querela per diffamazione contro sette di loro. Ma in questa lista non compare Andrea Constand. E ieri Gloria Allred, la legale di altre 29 accusatrici, si è detta convinta che presto saranno aperti procedimenti in altri Stati, per esempio in Colorado (Sarcina, Cds).

Zhou Enlai Secondo il libro Vita emotiva segreta di Zhou Enlai della giornalista cinese Tsoi Wing-mui il braccio destro di Mao sarebbe stato omosessuale e avrebbe coltivato un lungo amore con un compagno, un amore cominciato sui banchi di scuola. Tsoi propone come prova principale il diario tenuto da Zhou nel 1918, quando aveva vent’anni e studiava in Giappone. «Per la prima volta nella mia vita sono stato toccato dalla parola “amore”. E il mio cuore innocente...». Il seguito della frase è cancellato da un tratto di pennello. Che cosa volle rimuovere il giovane Zhou dal suo diario? La biografia sostiene che il ragazzo destinato a diventare uno dei leader della Rivoluzione comunista era innamorato di un compagno di scuola di due anni più giovane, il diciassettenne Li Fujing, conosciuto al liceo di Tianjin. Nel diario, Zhou confida di sentire molto la mancanza della famiglia e dell’amico, che chiama «fratello»: «Ho sentito una fitta terribile al cuore, la mia felicità è diventata polvere quando ho saputo che ci saremmo separati». I due giovani poi si ritrovarono, entrambi a Londra con l’obiettivo di entrare in un’università prestigiosa. Li Fujing ci riuscì, Zhou che non aveva abbastanza soldi per mantenersi agli studi in Gran Bretagna invece passò in Francia, dove entrò in contatto con l’Internazionale Comunista finanziata dalla rivoluzione dei soviet. La biografia suggerisce che Zhou andò in Francia per non allontanarsi troppo dall’amico e che quindi anche il suo destino di leader rivoluzionario fu influenzato da quell’amore. Il suo orientamento sessuale nascosto spiegherebbe secondo la biografa la freddezza di Zhou nei confronti della moglie Deng Yingchao. La storiografia ufficiale sostiene che Zhou era troppo preso dalla politica per essere romantico con la moglie; le aveva chiesto di sposarlo con una cartolina e poi non l’aveva più vista per cinque anni quando lei nel 1925 arrivò a Guangzhou dove Zhou lavorava nel sindacato, ma quando lei entrò nella sala, Zhou non si alzò nemmeno per abbracciarla (Santevecchi, Cds).

Delitto Salvatore Chianese, 42 anni. Guardia giurata, originario del casertano ma da tempo domiciliato con la moglie e il figlio di 9 anni a Campiano (frazione di Ravenna), l’atra notte era appena sceso dall’auto di servizio all’ingresso della cava Manzona per un’ispezione quando qualcuno, con un fucile da caccia caricato a pallettoni, gli sparò due volte alla testa. Quindi gli rubò il portafogli e la pistola d’ordinanza e scappò via. Gli inquirenti non escludono nessuna pista ma sembrano privilegiare l’ipotesi che Chianese abbia disturbato una banda di ladri in azione. Notte tra notte tra martedì 29 e mercoledì 30 dicembre a Savio, nel Ravennate.

(a cura di Roberta Mercuri)