Il Messaggero, 31 dicembre 2015
Gli hacker chiedono scusa a Quentin Tarantino
The Hateful Eight è un film già entrato nella leggenda, e non solo perché Quentin Tarantino ha rielaborato a suo modo la poetica western di Sergio Leone, scritturato un supercast, girato in 70 mm e affidato la colonna sonora al premio Oscar Ennio Morricone. A fare notizia è anche la recente iniziativa degli hacker che, dopo aver piratato The Hateful Eight con un’altra dozzina di blockbuster (tra cui Spectre, In The Heart of The Sea, Steve Jobs, The Danish Girl), hanno chiesto scusa a Tarantino (come riporta Dagospia): non pensavamo che milioni di persone scaricassero il tuo film in poco tempo, hanno detto in sostanza i pirati (forse australiani), ci dispiace aver arrecato dei danni ma tutto sommato pensiamo di aver fatto pubblicità gratuita al tuo western, che è magnifico.
La pirateria sembra del resto perseguitare The Hateful Eight. Due anni fa la sceneggiatura del film, inviata in via riservatissima dal regista a poche persone (agenti, attori) venne proditoriamente spiattellata sul web. Infuriato, Tarantino aveva portato la fuga di notizie in tribunale chiedendo un risarcimento milionario, poi però aveva dato pubblica lettura del copione a New York, a pagamento e alla presenza dell’intero cast. E l’aveva riscritto.
Uscito il 25 dicembre in America in un numero progressivo di sale, The Hateful Eight ha incassato finora 6,6 milioni di dollari ma gli analisti di Hollywood si aspettano che aumenti presto i risultati per piazzarsi al numero 3 della top ten dietro l’imbattibile Star Wars e Daddy’s Home.