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 2015  dicembre 31 Giovedì calendario

Zhou Enlai, il braccio destro di Mao, era omosessuale? Storia di un amore combattuto durante la rivoluzione

Zhou Enlai è stato uno dei grandi nella storia della Cina. Primo ministro dalla fondazione della Repubblica popolare nel 1949 fino alla morte nel 1976, ha legato il suo nome al riavvicinamento tra Pechino e Washington, negoziato in segreto con l’americano Henry Kissinger. Zhou Enlai era anche un bell’uomo, che sommava al fascino carismatico modi da gran signore. Ora, un libro in uscita a Hong Kong sostiene che forse Zhou ha nascosto un segreto per tutta la sua vita: sarebbe stato omosessuale e avrebbe coltivato un lungo amore con un compagno, un amore cominciato sui banchi di scuola. 
È questa la tesi della Vita emotiva segreta di Zhou Enlai, scritta da Tsoi Wing-mui, una giornalista cinese basata a Hong Kong. La ricostruzione si basa su documenti già pubblicati, ma riletti con spirito da inchiesta psicologica. Tsoi propone come prova principale il diario tenuto da Zhou nel 1918, quando aveva vent’anni e studiava in Giappone. «Per la prima volta nella mia vita sono stato toccato dalla parola “amore”. E il mio cuore innocente...». Il seguito della frase è cancellato da un tratto di pennello. Che cosa volle rimuovere il giovane Zhou dal suo diario? 
La biografia sostiene che il ragazzo destinato a diventare uno dei leader della Rivoluzione comunista era innamorato di un compagno di scuola di due anni più giovane, il diciassettenne Li Fujing, conosciuto al liceo di Tianjin. Nel diario, Zhou confida di sentire molto la mancanza della famiglia e dell’amico, che chiama «fratello»: «Ho sentito una fitta terribile al cuore, la mia felicità è diventata polvere quando ho saputo che ci saremmo separati». I due giovani poi si ritrovarono, entrambi a Londra con l’obiettivo di entrare in un’università prestigiosa. Li Fujing ci riuscì, Zhou che non aveva abbastanza soldi per mantenersi agli studi in Gran Bretagna invece passò in Francia, dove entrò in contatto con l’Internazionale Comunista finanziata dalla rivoluzione dei soviet. La biografia suggerisce che Zhou andò in Francia per non allontanarsi troppo dall’amico e che quindi anche il suo destino di leader rivoluzionario fu influenzato da quell’amore. «Zhou Enlai era una figura tragica, celebre e adorato in Cina, sempre sotto i riflettori, ma molti aspetti della sua vita sono difficili da spiegare», ha detto alla Bbc la scrittrice Tsoi Wing-mui. 
Il suo orientamento sessuale nascosto spiegherebbe secondo la biografa la freddezza di Zhou nei confronti della moglie Deng Yingchao. La storiografia ufficiale sostiene che Zhou era troppo preso dalla politica per essere romantico con la moglie; le aveva chiesto di sposarlo con una cartolina e poi non l’aveva più vista per cinque anni quando lei nel 1925 arrivò a Guangzhou dove Zhou lavorava nel sindacato, ma quando lei entrò nella sala, Zhou non si alzò nemmeno per abbracciarla. Quello che seguì fu dunque un matrimonio di copertura? La coppia non ebbe figli mentre Zhou Enlai e Li Fujing restarono in contatto per molti anni. 
Ma Zhou Bingde, figlia di un fratello di Zhou Enlai, ha raccontato a un altro biografo dello zio che in realtà Deng Yingchao rimase incinta per due volte, la prima nel 1925, subito dopo il matrimonio: avrebbe deciso di abortire per servire la rivoluzione. Secondo questa versione Zhou s’infuriò per non essere stato consultato e rimproverò la moglie anche perché «i figli non sono in conflitto con gli impegni rivoluzionari, servono a ereditarli e a proseguire il lavoro dei genitori». Però, anche la seconda gestazione, nel 1926, sarebbe finita con un aborto, causato questa volta dalle condizioni difficili in cui erano costretti Zhou e la moglie, sempre in fuga tra Guangzhou, Hong-Kong e Shanghai, per sottrarsi alla caccia dei nazionalisti. 
Naturalmente, avere o non avere figli, nutrire una profonda amicizia per un compagno di studi, non significa niente. L’autrice ha passato tre anni a fare ricerche d’archivio e ammette di non aver trovato alcuna prova documentale di una relazione fisica tra Zhou e Li e nemmeno uno scritto che rivelasse amore da parte di Li: solo quella frase troncata nel diario. Però sostiene che l’omosessualità nascosta spiegherebbe anche perché Zhou Enlai, nonostante le disapprovasse, non si impegnò mai fino in fondo per fermare le politiche autoritarie di Mao Zedong: avrebbe avuto paura di essere ricattabile per il suo segreto.