la Repubblica, 31 dicembre 2015
I 100 nomi del 2015 di Gianni Mura (ultima parte)
PELLEGRINI ERNESTO
(industriale) Ha festeggiato i 75 anni l’ex presidente dell’Inter. Ha 8mila dipendenti e l’umiltà di quando ne aveva 8. Un gentiluomo, non dico d’altri tempi perché è presente in questi.PELLEGRINI FEDERICA(nuotatrice) Già vinte 40 medaglie di quelle buone. A Rio, che la forza sia con lei. Sbaglierò, ma è anche più simpatica. 9.PENNETTA FLAVIA(tennista) Smettere, se smette, dopo uno Slam è un bello smettere. 9.PERALTA ARNOLD(calciatore) Centrocampista del Deportivo Olimpia e della Nazionale dell’Honduras di cui è capitano. Due sicari in moto lo aspettano nel parcheggio di un supermercato dov ‘era andato a comprare i pannolini per la figlia di 4 mesi e gli sparano 11 colpi in faccia. Aveva 26 anni.PESAOLA BRUNO(allenatore) Ti sia lieve la terra, Petisso. Ti devo tante notti napoletane in cui dividere la tavola con te era come prendere una nave. Raccontavi di Pedernera, di Labruna, dei cross per Piola, oppure analizzavi la partita finita da poco con spirito e lucidità. Si mangiava, tu pochissimo, si beveva, si fumava tantissimo, si chiudeva con una partita a scopa «ma che sia una, non dieci» provavo a dire, e poi chi le contava. Mi accompagnavi in albergo dopo una sosta nei posti che conoscevi, caffè robusto e sfogliatella ancora calda. Ho sentito Maradona chiamarti maestro, e nella sua voce l’emme era maiuscola. Qualcosa vorrà pur dire, Petisso. O no?PIAF EDITH(cantante) Nata cent’anni fa, la Francia profonda ha ancora la sua voce.POGBA PAUL(calciatore) Un mio amico che non capisce nulla di calcio dice che gli piacerebbe essere il parrucchiere di Pogba. Pensa a quanto gli renderebbe.RANIERI CLAUDIO(allenatore) A proposito di porte girevoli, il discreto e garbato uomo di Testaccio ha contribuito al licenziamento dello sgarbato uomo di Setubal. Tempi duri per i pavoni.ROSSI VALENTINO(motociclista) Digerito volente o nolente il biscottone spagnolo, è pronto a ricominciare. Alla faccia dell’età, se continua a divertirsiSACCHETTI MEO(allenatore) Si conferma l’8 di stima. Harakiri come a Sassari se ne vedono raramente, non solo nel basket.SAGAN PETER(ciclista) La sua vittoria al mondiale, tanto più senza avere una squadra al suo servizio, ha fatto piacere a un sacco di ciclofili. Perché Peter sa dare spettacolo, ha il senso dell’allegria e della fatica. Ed è un esemplare raro in un gruppo in larga parte formato da tristi lungagnoni dall’aspetto malaticcio. Sagan è una cucchiaiata di ‘nduja in un barattolo di yogurt quasi scaduto. 9.SAPONARA RICCARDO(calciatore) Da 8 abbondante, strano che nessun cervellone al Milan se ne sia accorto.SARRI MAURIZIO(allenatore) Dal 7,5 dell’anno scorso passa all’8 perché il salto da Empoli a Napoli non gli fa cambiare idee, né abbigliamento, né abitudini. E poi all’8,5 per come se la sbriga in Europa. E pure in Italia.SIDOTI ANNARITA(marciatrice) Scricciolo d’oro l’aveva definita Candido Cannavò. Campionessa europea e mondiale in uno sport di fatica e sofferenza. Molto ha faticato, molto ha dato, molto ha sofferto prima di volare via.SOLESIN ALBERTO(cittadino) Non sarà una medaglia olimpica o un discorso di Renzi a comunicarmi la fierezza di essere italiano. E forse fierezza non è la parola giusta. Le reazioni del padre, di tutta la famiglia Solesin alla morte di Valeria nella strage del Bataclan, le parole pronunciate il giorno del funerale sono state come un abbraccio inatteso, una luce nel buio. Niente lacrime, urla, odio. Parole di speranza che sembravano venire da un altro mondo. Parole per i giovani. Parole come piazze. Parole da Venezia. Parole dal dolore. Grazie, ne avevamo bisogno.STASSI FABIO(scrittore) “Il libro dei personaggi letterari” (ed. minimum fax) va dal dopoguerra a oggi. Ci trovate Salvo Montalbano e Fabio Montale, Harry Potter e Marcovaldo, la portinaia Renée e Lolita. Una pagina o poco più a testa. Libro consigliabile per due motivi: chi non conosce i personaggi può aver voglia di leggere l’originale, chi li conosce apprezzerà la sensibilità dello scavo di Stassi, un po’ minatore un po’ miniatore.TERZANI TIZIANO(giornalista e scrittore) Rileggo: «Mi piaceva l’idea che i problemi dell’umanità potessero essere risolti da una congiura di poeti: un piccolo gruppo si prepara a prendere le sorti del mondo perché solo dei poeti ormai, solo della gente che lascia il cuore volare, che lascia libera la propria fantasia senza la pesantezza del quotidiano, è capace di pensare diversamente. Ed è questo di cui oggi avremmo bisogno: pensare diversamente».UCHIMURA KOHEI(ginnasta) Ha perso l’ultima gara nel 2008. Primo e unico a vincere tutti i concorsi individuali di un ciclo olimpico e sei mondiali consecutivi. Ha garantito l’oro anche alla competizione a squadre, oro che mancava al Giappone da 37 anni. È considerato il più grande ginnasta di tutti i tempi e non si vede chi possa batterlo a Rio. Voto: superfluo. Eleganza: estrema.VARDY JAMIE(calciatore) Manca solo Andy Capp che lo invita a giocare a freccette al pub. Ex operaio in una fabbrica di protesi in fibre di carbonio, professionista da quattro anni appena. Prima ha girato le categorie minori. E nei pub c’è andato, rimediando una condanna a 6 mesi per rissa. Era intervenuto in difesa di un amico, preso in giro per il suo apparecchio acustico. Sei mesi senza poter uscire di casa dalle 18 alle 6, con una cavigliera elettronica “indistruttibile”. Lo chiamano l’operaio del gol, viene da una città operaia, Sheffield, ed è il punto di forza, velocissimo, del Leicester di Ranieri. Ora sappiamo bene che la classe operaia in paradiso non ci va, ma in testa alla classifica e in Nazionale (sostituendo Rooney) ci può andare.VINCI ROBERTA(tennista) 9 per la semifinale (Williams) che l’ha limitata nella finale con Pennetta.VITTORI CARLO(allenatore) Era la metà meno visibile di Mennea, il professore e l’allievo. Nessuna confidenza, tantissima fatica. Nessuna tenerezza, tantissimi risultati.ZIELINSKI PIOTR(calciatore) Ha 21 anni, per me è trequartista di talento, ma credo che a Empoli lo facciano studiare da tuttocampista.ZUCULINI FRANCO(calciatore) Centrocampista argentino del Bologna, forse in lista di partenza. Gli salta un ginocchio il I° aprile a Carpi in una partita-promozione. Sette mesi di stop. Prima di Natale ha fatto il suo esordio come musicista in un teatro, ingresso a pagamento. Era alle tastiere, ma pare se la cavi anche con chitarra e sassofono. Che altro? Dipinge e gira la città in bicicletta. Io uno così me lo terrei, e comunque un po’ di musica in chiusura ci voleva.(3. fine)