MilanoFinanza, 30 dicembre 2015
2015, l’anno del mattone. Gli investimenti sono raddoppiati rispetto al 2014
Non solo i nove mesi del 2015 hanno visto un ulteriore incremento degli investimenti immobiliari in Italia, ma nel periodo gennaio-settembre di quest’anno il volume totale è stato superiore al quello di tutto il 2014. I dati emergono dal più recente studio Gabetti (investment overview 2015) nel quale si sottolinea come nel corso degli ultimi quattro anni si sia verificato un costante aumento degli investimenti nel Paese.
I volumi degli investimenti registrati nei nove mesi degli anni dal 2012 al 2015 hanno registrato un continuo miglioramento, passando da un volume totale di 2,3 miliardi, sempre da gennaio a settembre, nel 2012 a 2,6 miliardi nello stesso periodo del 2013 (+14%) e a 2,75 miliardi nel 2014 (+4%). Ma il vero balzo è avvenuto nei nove mesi del 2015, con un flusso di investimenti di 5,3 miliardi, cioè quasi il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e addirittura superiori anche al dato annuale del 2014 (pari a 5,26 miliardi). Se si prendono invece in considerazione i singoli periodi, nel 2015 il primo trimestre è stato quello dove si è avuto il maggiore volume di investimenti, per un totale di circa 2,14 miliardi. Nel secondo e terzo trimestre invece i valori sono stati rispettivamente circa 1,8 e 1,37 miliardi. Nel periodo gennaio-settembre di quest’anno la quota maggiore è rappresentata dagli investimenti nel settore direzionale (31%), che ha visto una spesa di circa 1,67 miliardi. Seguono gli investimenti di tipologia mista, che rappresentano il 17% del totale, con circa 900 milioni, quello nelle aree commerciali con 774,9 milioni (15%) e quello degli alberghi con 763,6 milioni (14%). Il settore industriale (manifattura e logistica), ha invece fatto rilevare un volume di investimenti pari a 328,5 milioni (6%) mentre infine le Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) rappresentano l’1% degli investimenti, con un volume di 54,7 milioni. In generale (e il trend è confermato se si analizzano le principali operazioni del 2015, da Porta Nuova al portafoglio del Fondo Immobili Pubblici venduto da Investire Sgr) è evidente come la maggior parte dei capitali provenga dall’estero, più in particolare da investitori istituzionali e nonostante un aumento del numero di transazioni e del volume degli investimenti nel trimestre, risulta tuttavia limitata la quota di operazioni portate a termine da parte degli investitori nazionali.
Non sorprende invece che nel periodo il numero maggiore di investimenti (circa il 63%) abbia avuto luogo nel Norditalia, seguiti dal Centro con circa il 19%, mentre al Sud la quota non ha superato il 7%. Nello specifico, il numero di operazioni chiuse nella provincia di Milano rappresentano da sole il 40% del totale nazionale, seguono le province di Roma, con il 12%, e Firenze, con il 5%. A livello assoluto, nella provincia di Milano il volume totale degli investimenti è stato di circa 2,9 miliardi, seguita da quelle di Roma e Venezia dove gli investimenti sono stati rispettivamente circa 452,3 e 105 milioni.