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 2015  dicembre 30 Mercoledì calendario

Rime per l’anno che verrà (di Michele Serra)

GENNAIO
I cannoni sparaneve sono ormai fuori controllo: puoi sciare a Pontassieve col maglione girocollo, noleggiare uno slittino a Sorrento o Portofino. Nuovo lusso postmoderno: fare finta che sia inverno. Sulla pista romba il gatto nel paesaggio contraffatto rimboccando un po’ di suolo come un candido lenzuolo. L’importante è ciò che appare: fuori i gradi sono venti ma riusciamo a simulare anche il battito dei denti.

FEBBRAIO
A Milano c’è uno smog che alla mostra di Van Gogh i famosi Girasoli sono grigi. Paolo Poli si fa beffe della crisi nel “Ritorno della tisi”: svenimenti femminili tra le polveri sottili. A Milano c’è uno smog che se dai un’occhiata a Vogue collezioni variopinte allo sguardo sono stinte. Ti consoli in Montenapo: incrociando quel viandante nella nuvola annebbiante non ti accorgi che era Lapo.

MARZO
C’è Salvini alla frontiera che si avventa, a mani nude, contro l’orda forestiera che il futuro ci preclude. Ma la curda al sesto mese è intoccabile per legge, la vegliarda congolese ha un’età che la protegge, l’eritreo dell’altopiano corre via come una lippa, l’astrofisico siriano ha un contratto e se ne / impippa. In quel grande parapiglia a Salvini resta in mano solo un tizio che lo striglia: “Cazzo fai! Sono italiano!”

APRILE
Il deejay Malik Maluk che è scontento del suo look navigando con l’iPad si è arruolato nel Jihad. Per punire l’Occidente del suo vuoto di valori farà fuori un po’ di gente (senza dirlo ai genitori). Imbottito di tritolo si incammina, tutto solo, pregustando il grande botto. Ma Malik viene interrotto. È un amico che uotsappa: il tuo disco è nei top ten! Far la strage non convien! Torna a casa, che si rappa!

MAGGIO
La variante Monza-Pisa. L’ascensore sulla Cisa. La campata sullo Stretto con il nuovo parapetto che il suicidio non consente. La bretella che in un niente ricongiunge Como a Lecco traversando il lago secco. L’aeroporto di Casale a decollo verticale. L’autostrada per pedoni da percorrere a tentoni fino a quando non ti stufi. Piano d’opere imponente che non serve quasi a niente: ma è per far dispetto ai gufi.

GIUGNO
Su in Padania si raffina una nuova disciplina: il cartello che ti spiega quale Dio da noi si prega “Maomettano vade retro” “Giù le mani da San Pietro” “Ottentotto, torna a casa” “Tibetano, resta a Lhasa”. Ma purtroppo a Camadoi (mille metri sopra il mare) nella foga di indicare a quegli altri chi siam noi
“CRISTO!” è scritto così / grosso che il prevosto, molto scosso, è costretto a ricordare: “non sta bene bestemmiare”.

LUGLIO
Caldo atroce, che dissecca le campagne. Boschi a fuoco. Canadair che fan cilecca. Disperate le Pro loco della sagra dell’anguria: convertita in fretta e furia nella sagra del brasato. Nel paesaggio affumicato processioni per la pioggia invocando qualche goccia. Ma nel cielo non alloggia manco l’ombra di un / Capoccia. Aspettiamo che ripiova (forse con la luna nuova) rassegnati, primordiali, come tutti gli animali.

AGOSTO
Sono trendy le vacanze molto più tradizionali con le mogli o con le ganze ma in località normali. Neanche l’ombra, da Briatore delle bionde e delle more: accompagnano la zia in pensione a Folgaria. Il tre stelle di Riccione molto meglio di Malindi: al-Shabab non fa irruzione e ci incontri Rosy Bindi. In Trentino si fa yoga sopra i pascoli fioriti. Solo a Ibiza ci si droga: ma in famiglia, tutti uniti.

SETTEMBRE
Banca Etruria ai suoi clienti non darà risarcimenti ché gli etruschi sono estinti e non sono più solventi. Stessa scusa in una nota della Cassa Visigota e del Credito Fenicio. È disposto al sacrificio solo il ceo di Banca Azteca: sarà esposto in una teca. Per chi fa rapine in banca il bottino è una miseria: derivati di Sri Lanka qualche bot della Liberia dividendi ormai scaduti della Borsa di Gibuti.

OTTOBRE
Navigando su internette se non clicchi sulle tette ti classificano, i cookie, tra gli apatici o gli eunuchi. Il controllo è ormai totale sanno tutto dei tuoi gusti se il lattosio ti fa male se hai il diabete, se ti frusti se ti piacciono i pistacchi se ti abboni agli almanacchi. Solo quando sei sconnesso puoi sparire dalla giostra. Ma ecco Zuckerberg che / mostra il suo ultimo successo: è una app che documenta cosa fai quando l’hai spenta.

NOVEMBRE
Le statistiche ridanno elementi di speranza: son previsti, entro quest’anno plus di grande rilevanza Pil salito (e siamo al dunque) dello zero zero cinque. Con lo zero zero sei per l’Europa siamo occhei. Allo zero zero sette di salire non si smette e allo zero zero otto la Peppina fa il risotto. Allo zero zero nove parla Renzi e si promuove: “È uno score che fa le veci dello zero zero dieci!”.

DICEMBRE
Nel presepe di Natale ogni scuola di pensiero vuole personalizzare l’antichissimo mistero. C’è il presepe della Lega con Giuseppe che brandisce una enorme motosega. Quello multiculturale con Gesù che si schermisce per rispetto alle altre fedi: “sono solo uno normale”. Quello vero non lo vedi: è sepolto in fondo al mare. Puoi soltanto immaginare la sua creta scolorita e le alghe tra le dita.