La Stampa, 30 dicembre 2015
Il Guardiola sbagliato, licenziato dopo tre ore dal Barcellona per un tweet di troppo
Con quel cognome non poteva certo passare inosservato, ma neanche aspettarsi di entrare nella storia del Barcellona. Soprattutto in negativo. Invece a Sergi Guardiola, attaccante di 24 anni neanche lontanamente parente del Pep allenatore, toccherà il triste primato di giocatore con il minor numero di ore in blaugrana: solo tre, tante quante ne sono trascorse lunedì tra la firma con il Barça B e l’immediata rescissione del contratto. Tutta colpa o merito dei social network. Qualche tifoso, durante quei 180 minuti blaugrana, ha scovato e diffuso dei tweet di Sergi Guardiola, risalenti all’ottobre 2013, che contenevano un incoraggiamento al Real come «Hala Madrid» e un insulto alla Catalogna come «Puta Cataluña». Rapido passaparola sul web, immediato sdegno del tifo «barcelonista» e presa di posizione del club: «Rescissione contrattuale dopo aver appurato che il giocatore in passato ha postato su Twitter frasi offensive nei confronti del barcelonismo e della Catalogna». Adiós al Barça B. «Non sono stato io a scrivere quei tweet. Altrimenti avrei cancellato tutto, mica sono stupido. Si è trattato di un malinteso», la pubblica giustificazione di Sergi Guardiola. «Comprendo la scelta del club, anche io avrei preso la stessa decisione. Chiedo scusa al Barça e alla Catalogna», la dichiarazione di resa. Dal Triplete del 2010 (e non solo) di Pep alle tre ore di permanenza di Sergi: dove c’è un Guardiola, c’è la storia del Barça.