La Gazzetta dello Sport, 29 dicembre 2015
Il matrimonio con Sarah e le chiavi della Roma: la nuova vita di De Rossi
A voler essere scaramantici, i tifosi della Roma hanno di che sorridere, considerando che un paio di mesi dopo il suo primo matrimonio (18 maggio 2006) Daniele De Rossi diventò campione del mondo. Quasi dieci anni dopo il centrocampista giallorosso si è sposato una seconda volta, con Sarah Felberbaum, amore celebrato in gran segreto il 23 dicembre alle Maldive. Lui calciatore, lei attrice con la passione per libri, foto, viaggi e crossfit. Un cliché difficile da immaginare, se non fosse per l’incontro di due anime profonde. Ma stavolta a voler essere scaramantico è proprio lui, che si augura che vada tutto in modo diverso da quella prima volta con Tamara Pisnoli. In mezzo ci sono i mille De Rossi vissuti dalla Roma e con la Roma. In campo e fuori, corsa da mediano e spirito da guerriero. Un gioiello che la Roma si è tenuto stretto nonostante le mille lusinghe e che ora tocca a Sarah («la donna che mi ha ridato la vita») tenersi stretto.
De Rossi è tornato a Roma ieri sera e oggi sarà regolarmente alle dipendenze di Garcia. Con una felicità nuova, come solo la gioia di un matrimonio può darti. Quello con la Pisnoli era stato in grande stile (250 invitati), con tanto di carrozze, cavalli bianchi, cerimonia a Villa Celimontana e foto al Colosseo. Quello con Sarah è stato di un altro universo, frutto di un uomo diverso e più maturo: segreto, con un numero ristretto di amici e parenti, lontano da ogni invidia. Un attimo in riva al mare, gestito gelosamente nel cuore dei due sposi. «Daniele è la mia anima gemella, mi riempie la vita facendomi ridere e tranquillizzandomi – ha detto Sarah mesi fa – È un uomo giusto, onesto e integro. E stando accanto a lui ho imparato ad esserlo anche io». Daniele e Sarah stanno insieme dal 2011 ed in modi diversi si sono regalati serenità a vicenda. Lei con la nascita di Olivia («La maternità mi ha calmato, oggi mi sento meno irrequieta di prima»), lui innamorandosi proprio di lei: «Quando l’ho conosciuta facevo un altro tipo di vita, che all’inizio ti diverte ma poi... Sarah ama Gaia (la figlia avuta da Tamara nel 2005) come fosse sua, non è facile trovare una donna così. Adesso torno a casa la sera e so di avere una famiglia normale, unita, con due bambine stupende. E per questo non smetterò mai di ringraziare Sarah».
E allora ora De Rossi può davvero rituffarsi anima e cuore nella sua Roma, alla rincorsa di quel sogno scudetto che ha accarezzato nel 2001 da tifoso e sfiorato in almeno tre occasioni da giocatore (2002, 2008 e 2010). Sicuramente, con una spinta in più, quella che servirà anche a Garcia il 6 gennaio a Verona, contro il Chievo, dove Daniele di fatto sarà l’unico titolare nel centrocampo giallorosso (viste le contemporanee squalifiche di Pjanic e Nainggolan). Il matrimonio con Sarah avrà anche questo come effetto benefico, quello di cementargli l’armonia e colorargli il cuore. Anche se poi per qualcuno il matrimonio di fatto cambia poco, soprattutto quando si è già famiglia da un po’ come lo erano Daniele e Sarah, una vita passata tra la casa di Ostia e quella in centro, a due passi da Campo de’ Fiori. Non per De Rossi, però, che con le nozze con la Felberbaum ha voluto cristallizzare il suo nuovo mondo: lui, Sarah, Gaia e Olivia, cambiando i fattori il risultato non cambia. E chissà che da tutto questo non arrivi anche quella spinta per convincere Antonio Conte a portarlo all’Europeo. Del resto, Daniele non è solo un uomo onesto e giusto. Ma anche un grande calciatore.