il Fatto Quotidiano, 29 dicembre 2015
La superpoliziotta privata di Maroni
Continua la galleria dei personaggi che emergono dalle telefonate dei leghisti intercettati. Abbiamo già svelato i retroscena dell’accordo Lega-Pdl con le minacce di Berlusconi a Maroni di usare la clava mediatica contro il Carroccio, l’impegno leghista per aiutare l’imprenditore Salini che mirava alle penali per la mancata costruzione del Ponte sullo Stretto, le chiamate di Malagò che cercava il voto di un leghista per la presidenza del Coni. L’indagine Breakfast della Procura di Reggio Calabria contiene intercettazioni della Dia effettuate sotto il coordinamento del pm Giuseppe Lombardo e del procuratore Federico Cafiero De Raho. L’indagine va avanti in gran segreto dal 2012. Probabilmente le intercettazioni non porteranno a nulla. Ma a prescindere dalla rilevanza penale, devono essere pubblicate perché svelano fatti di rilievo pubblico dietro le quinte del potere.
Quanto tempo è passato dall’ottobre del 1996. Allora Bobo Maroni resisteva alla Polizia e mordeva ai polpacci gli agenti che osavano perquisire il suo ufficio in via Bellerio. Oggi una importante dirigente della Polizia vola con i punti Millemiglia di Maroni. Non solo: chiede ai colleghi di votare per lui e mette a disposizione della sua portavoce un agente per i lavoretti a casa. La dirigente della Polizia si chiama Maria José Falcicchia: prima donna a dirigere una squadra anticrimine e papabile prima ‘capa’ di una squadra mobile.
Il 22 dicembre 2012, in piena campagna elettorale, parla con la sua amica Isabella Votino, portavoce di Roberto Maroni, candidato alla guida della Regione e le racconta che ha fatto una riunione con i suoi colleghi dicendo che devono votare Maroni. Il 5 marzo 2013, chiede alla Votino di poter ritirare un televisore che si trova a casa sua. Invece di pagare un facchino, le due donne sfruttano Angelo S., un agente che dipende dalla dottoressa Falcicchia. Dovrebbe passare il tempo a cacciare i delinquenti, ma nella primavera del 2013 invece della pistola impugna il trapano e monta un televisore su richiesta del suo dirigente. Il 25 luglio Votino richiama la Falcicchia: è arrivato un documento per la madre in portineria. A casa sua quando non c’è nessuno è la Polizia a intervenire: Maria José le dice che manderà il solito Angelo. Il 28 giugno 2013 Votino chiama Maroni: “Lo sai che Maria José è stata promossa? Sì, questa notte ha dormito da me e, questa mattina presto, le hanno dato la buona notizia, (…) le ho detto ‘se me lo dicevi prima glielo facevamo sapere ad Angelino’ (Alfano, ndr) però comunque tanto ormai era arrivata… perché già l’anno scorso in realtà con Antonio (Manganelli, ndr), non riuscimmo…”. Isa e Maria José sono legate al cerchio magico del segretario della Lega. Un mese dopo, entrambe trascorrono un weekend in Calabria ospiti dell’avvocato di Maroni e della Lega, Domenico Aiello. Il biglietto aereo (escluse le tasse) è pagato con le miglia accumulate da Maroni, frequent flyer anche grazie ai viaggi a spese del contribuente. È un meccanismo criticato ma lecito. In Germania, invece, i parlamentari devono restituire i premi delle compagnie aeree al Bundestag che li usa per ragioni istituzionali. Nel 2002 il politico di sinistra Gregor Gysi fu costretto a dimettersi per aver tenuto i premi per sé. In Italia tutti usano i biglietti premio per viaggi privati senza pensarci su tanto. In questo caso la stranezza è che a beneficiare del benefit di Maroni è una poliziotta.
Il 23 luglio 2013, dopo aver fatto prenotare un biglietto a nome Falcicchia con le miglia di Maroni, Votino è in imbarazzo perché potrebbe venire anche la sua amica Paola Patti. L’imbarazzo non discende dal fatto che il padre, Carmelo Patti, ex patron della Valtur originario di Castelvetrano, è sospettato di legami con il boss Matteo Messina Denaro e per questo i magistrati vorrebbero sequestrare il patrimonio. Il problema sono le miglia di Maroni che sono finite.
Votino: Anche perché per venire giù, non sto scherzando… non credo che con le miglia ci siano più posti… sai quanto costa il volo? Andata e ritorno, 500 e rotti euro!
Falcicchia: Come andare a New York.
V: È scandaloso, non c’è più neanche la tariffa…
F: Ma questo anche per me, Isa? Devo pagare 500 euro?
V: No, io per te ho già fatto con le miglia… ho fatto 40.000 miglia più 80 euro-90 euro… noi ce la siamo cavata con le miglia ma adesso non ce ne saranno anche più
Paola Patti poi non andrà. I biglietti per Votino e Falcicchia sul volo AZ7105, da Linate a Lamezia del 26 luglio 2013 e del ritorno, il 29 luglio, sono invece comprati con i punti della tessera mille miglia intestata a Maroni. Solo le tasse per un importo di 89 euro sono pagate da Votino. Un anno prima di essere ospite di Aiello, Falcicchia, nella sua veste di capo della sezione anti criminalità organizzata, l’8 agosto 2012 ha ricevuto in copia le carte delle intercettazioni di Bruno Mafrici, un sedicente avvocato che – secondo gli inquirenti – potrebbe essere legato alla ‘ndrangheta reggina. In quel mazzo di intercettazioni ci sono anche i colloqui di Mafrici con l’avvocato Aiello (non indagato) ma forse lei non lo sa e villeggia serenamente a casa sua con la Votino. Quando sono in Calabria insieme, Isabella riceve una chiamata da Maroni che vuole domandare a Maria José un parere sul nuovo Questore di Varese.
Maroni: Volevo solo chiedere un parere alla José perché mi è stato consigliato da un po’ di persone Francesco Messina, che era capo della Mobile di Milano.
Votino: Tu lo conosci Ciccio Messina? Aspetta che te la passo…
Falcicchia: Ehi, Bobo, ciao, buongiorno!
M: Ciao, buongiorno.
F: Guarda, lui è stato il mio dirigente nella Mobile, è uno un po’ col culto di se stesso… e tanto che aveva esagerato, che andava sempre in televisione così, eh, che alla fine, un po’ la Procura e un po’ anche il Capo, all’epoca, non lo hanno voluto… lo mandarono via da noi! Ma non è uno stupido… è un ipertelevisivo, diciamo.
M: Eh, si! È un incontinente come Calderoli, insomma!
Anche il Questore di Milano Luigi Savina il 28 dicembre chiama Votino e le dice che lei può permettersi di chiedergli tutto perché è amica della Falcicchia e per lui, “è come se fosse una sorella”. Isa pronta chiede un aiuto per un suo amico, che dovrebbe recarsi con lei a New York, al quale hanno rubato il passaporto. Savina le dice che, lunedì, deve farlo presentare a Milano in piazza Cordusio e gli farà avere il passaporto.
Il 28 marzo 2013, Falcicchia partecipa a una cena a casa di Aiello con Paola Patti, il capo segreteria di Maroni Giacomo Ciriello, e poi Maroni e Votino. Il 28 giugno 2013 sia Aiello sia Isabella fanno gli auguri a Maria Josè per la promozione a Dirigente e tra loro commentano. Aiello: “Una buona notizia”. Votino dice che sarà il prossimo capo della Mobile di Milano: “La prima donna in Italia… questo è l’obiettivo… vediamo… intanto è stata promossa”. Aiello dice a Isabella che deve parlare con Maroni perché lui vuole organizzare a luglio una cena per sei persone selezionate: Aiello e moglie; Maroni e Isabella; Paola (Patti), Besozzi, Gibelli (Andrea allora segretario generale del presidente Maroni, ora presidente Fnm, ndr) con la ragazza e Giacomo (Ciriello, ndr). La cena a casa Aiello poi ci sarà il 24 luglio 2013 con Maroni, Ciriello, Votino e ovviamente Maria José Falcicchia.