MilanoFinanza, 29 dicembre 2015
Amazon ora punta ai diritti del calcio
I diritti tv del calcio e il grande cinema entrano nel mirino di Amazon. È stato lo stesso numero uno del colosso americano dell’e-commerce, Jeff Bezos, a parlare della possibilità di allargare alla distribuzione di contenuti televisivi premium (acquistati o autoprodotti) il raggio d’azione del gruppo Usa.
In un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Die Welt, in cui ha fatto il punto sull’andamento del servizio Prime, che garantisce tempi di consegna migliori rispetto ai semplici acquisti online, Bezos, oltre a rendere noto che nella terza settimana di dicembre, quella precedente il Natale, il servizio ha raccolto oltre 3 milioni di iscritti, ha indicato nella produzione e nell’acquisto di contenuti premium per la piattaforma tv Fire, tra cui i diritti per la trasmissione dei grandi eventi calcistici, la prossima frontiera del colosso americano.
Se infatti già da tempo Amazon è attiva nella produzione di serie per la prossima piattaforma tv (le serie tv targate Amazon hanno ricevuto 12 nomination agli ultimi Emmy Awards, vincendone 5, contro i 4 di Netflix, che aveva ottenuto ben 32 nomination) finora il grande calcio è stato appannaggio dei broadcaster tradizionali (a pagamento ma anche free-to-air). Se un colosso come quello americano si dovesse affacciare sul mercato – ad esempio – dei diritti della Premier League o della Champions League, il quadro competitivo già particolarmente agguerrito degli ultimi tempi potrebbe inasprirsi ulteriormente.
Se nelle scorse settimane Netflix aveva affermato di non essere interessata al mercato dei diritti sportivi – volendo rimanere legato al suo business tradizionale che è on demand anziché live – stavolta l’interesse di Amazon sembra essere concreto. E i tempi d’azione, con i principali eventi al momento già assegnati fino al 2018, sembrano dare ad Amazon e Bezos i tempi ideali per pensare a uno sbarco in grande stile nel sempre più affollato mondo dei diritti tv del calcio.
Se per un ingresso di Amazon nel mondo del calcio bisognerà dunque aspettare ancora un po’ di tempo, per quanto riguarda il mondo del cinema, invece, il futuro sembrerebbe essere già adesso. Nell’intervista a Die Welt, Bezos ha dichiarato di avere un’ambizione molto alta che lo porterebbe a voler vincere un Oscar. «Amazon ha già vinto un Golden Globe e degli Emmy», ha spiegato il fondatore di Amazon (cui fa capo a titolo personale anche il controllo del Washington Post). «Il nostro obiettivo adesso è produrre 16 film in un anno». L’investimento in prodotti originali di Amazon è cresciuto sempre di più negli ultimi anni, permettendo all’azienda di avere un grande ritorno economico. Serie come Transparent, che ha vinto cinque Emmy Awards, hanno permesso ad Amazon di arrivare anche a bloccare registi che solitamente si occupano di produzioni sul grande schermo. Ridley Scott ha prodotto The Man in the High Castle, mentre Woody Allen lo scorso anno ha accettato di realizzare uno show televisivo per l’outfit, anche se ha poi dichiarato a Cannes, durante il mese di maggio, di aver commesso un enorme errore. A dicembre, invece, c’è stata la release più importante di Amazon, il primo film realizzato, Chi-Raq, una satira realizzata dal noto regista americano Spike Lee, che trae ispirazione dalla guerra tra gang nella città di Chicago e l’abuso della violenza della polizia statunitense contro gli afroamericani.