La Stampa, 29 dicembre 2015
Storia di Avo Uvezian, il musicista a cui mezzo secolo fa avevano rubato «Strangers in the Night», che poi fece fortuna col tabacco
Certe volte la vita ricompensa i torti subiti, e insegna a rimettere i debiti degli altri, così come lei ripaga i tuoi. Prendete ad esempio la storia di Avo Uvezian, dei suoi sigari, e di una delle canzoni più famose di sempre.
Avo, che il New York Times ha scovato a Orlando per raccontare la sua singolare vicenda, è nato nel 1926 a Beirut da genitori di origini armene. Il Libano era già allora un porto di mare frequentato da rifugiati, commercianti, avventurieri di ogni genere, e Uvezian era cresciuto imparando le lingue e la musica. Suonava il piano e aveva creato un gruppo jazz, con cui si esibiva in tutto il Medio Oriente, dalle coste del Mediterraneo fino all’Iran, dove era diventato uno degli intrattenitori personali dello Scià.
Dopo la guerra, nel 1947, si era trasferito a New York e aveva cominciato a frequentare la prestigiosa Juilliard School of Music. Voleva affinare le sue capacità e diventare compositore. Verso la metà degli anni 60 si era costruito ormai un repertorio di tutto rispetto, e un amico che conosceva Frank Sinatra lo aveva presentato a The Voice, per fargli sentire uno dei suoi pezzi migliori intitolato Broken Guitar. «Sinatra – ha raccontato Avo al N.Y. Times – lo aveva ascoltato e aveva detto: la melodia mi piace, ma devi cambiare le parole». Il compito di riscrivere i versi era stato affidato ai professionisti della casa discografica, che avevano aggiustato anche il titolo. Il brano così era diventato Strangers in the Night, registrato nel 1966 e diventato in breve il numero 1 di tutte le classifiche di vendita.
Il problema è che poco prima di farlo sentire a Sinatra, Uvezian aveva consegnato il suo pezzo anche a un amico tedesco, Bert Kaempfert, per pubblicarlo in Germania. Secondo Avo, e la sua versione è considerata molto plausibile dagli esperti del settore, Bert gli aveva rubato la paternità del brano, incassando anche tutti i relativi diritti ed elogi.
Deluso, Uvezian si era trasferito a Porto Rico, per suonare il piano nei resort. Laggiù aveva iniziato a conoscere i sigari, diventando un appassionato, soprattutto quando aveva scoperto quanto arrivavano a costare. Allora era andato nella Repubblica Dominicana, e assieme al maestro del tabacco Hendrik Kelner aveva creato la sua linea di prodotti. Uno dei suoi sigari, l’Avo Classic, era arrivato all’attenzione del grande distributore di Ginevra Davidoff, che aveva cominciato a venderlo con grande successo, aggiungendo in seguito altre creazioni molto ricercate dai conoscitori, come l’Avo Xo. In breve Uvezian si era dimenticato il furto subìto nel mondo della musica con Strangers in the Night, recuperando i soldi che aveva perso grazie al tabacco. I distributori, infatti, dicono di aver venduto milioni dei suoi sigari.
Il 23 novembre scorso, alle 4,20 del pomeriggio, un uomo sui trent’anni è entrato nel negozio della Davidoff sulla Avenue of the Americas di New York, e ha rubato quattro scatole di Avo Xo da 261 dollari l’una. Un furtarello da poveraccio, che in una città come New York sarebbe passato del tutto inosservato, se non fosse che il creatore di quel sigaro era anche il musicista a cui mezzo secolo fa avevano rubato Strangers in the Night.
Uvezian quindi è stato subito informato dell’evento criminale, anche per sapere come intendeva reagire: fare denuncia? Cercare di identificare il ladro, per fargli giustamente pagare il suo reato? Avo, temprato nella saggezza dalle disavventure, ha preferito scrollare le spalle e dare a tutti una lezione di spirito: «Pazienza. Sono cose che capitano, nella vita».