la Repubblica, 29 dicembre 2015
Buffon riduce la sua quota: Zucchi passa ai francesi
Zucchi festeggia in Borsa il regalo di Natale fatto dalle banche creditrici nella notte dell’antivigilia e l’arrivo dei francesi di Astrance. E così, nel primo giorno di mercati aperti, insieme alla richiesta di omologa del tribunale ex articolo 182 bis, le azioni del gruppo controllato da Gianluigi Buffon sono salite del 15% a 0,044 euro.
Nella notte del 23 dicembre, Unicredit, Intesa, Bpm e Ubi e Bnl hanno infatti firmato un accordo per ristrutturare il debito della società di tessuti per la casa, che tra l’altro prevede un aumento di capitale da 10 milioni riservato all’ingresso del nuovo socio d’Oltralpe. Il portiere della nazionale Buffon, che detiene il 56% di Zucchi, si è impegnato a cedere parte delle sue azioni e a farsi diluire per effetto della ricapitalizzazione, facendo spazio al fondo d’investimento francese Astrance, che peraltro nel 2011 aveva rilevato da Zucchi il marchio Descamps. Il private equity che con il rilancio del brand di biancheria per la casa francese aveva ottenuto buoni risultati, ora si cimenterà con la ristrutturazione di un’azienda che ha chiuso l’ultimo bilancio in nero nel 2003 e che nonostante varie iniezioni di capitali e altretante discontinuità gestionali, soffre da oltre un decennio.
Nell’ambito di una trattativa che si è protratta per mesi, tra l’ad Giovanni Battista Vacchi e le varie controparti, le banche hanno ottenuto che Zucchi trasferisca 30 milioni di debito e i suoi immobili, in un veicolo ad hoc che dovrà valorizzare i cespiti di Isca Pantanelle, Notaresco, Casorezzo, Vimercate e Rescaldina, per ripianare il debito esistente. Nell’ambito dell’accordo, Astrance, che manterrà la sede di Zucchi presso lo stabile di Rescaldina (su cui ora vige un contratto di locazione da un milione l’anno), si è impegnata a restituire agli istituti creditori il 75% dell’extra profitto che verrà realizzato dalla vendita di questi immobili a titolo di earn out. Ma anche ai fornitori sono stati chiesti dei sacrifici: la Zucchi si è infatti accordata per il congelamento di 3,5 milioni di debiti nei confronti dei suoi terzisti. Ieri inoltre, in adempimento agli obblighi contrattuali assunti nel 2014 nei confronti di Gem global yield fund – fondo che tra le altre cose ha una quota nella griffe sportiva Arena -Zucchi ha emesso tre certificati per l’assegnazione di 46 milioni di warrant che danno diritto a sottoscrivere 46 milioni di azioni di nuova emissione a prezzi molto alti rispetto al valore odierno, e compresi tra a 0,2 euro e 0,4 euro. E così, se sotto la gestione dei francesi di Astrance Zucchi sarà capace di tornare a generare profitti, Gem inietterà risorse nel gruppo e Buffon (che resta socio al 15%) potrà ripianare parte delle perdite dell’operazione. Dal 2010 ad oggi il calciatore della Juventus ha investito 20 milioni a fondo perduto nell’azienda, che ora si appresta a cambiare bandiera.