La Stampa, 28 dicembre 2015
Niente governo in Catalogna, niente governo in Spagna
Tremila militanti anticapitalisti fanno precipitare la Catalogna nel caos. È finito con un incredibile pareggio, 1515 sì e 1515 no, la votazione con la quale la Cup doveva decidere se dare il via libera ad Artur Mas per formare il governo regionale o tornare alle urne. L’appoggio (o l’astensione) dei deputati anticapitalisti è decisivo per la coalizione secessionista Junts pel Sí, guidata da Mas. La formazione di un governo catalano è la premessa per poter dare inizio al processo di indipendenza dalla Spagna, come stabilito da una risoluzione votata dal Parlament di Barcellona lo scorso 9 novembre.
Per sbloccare la situazione c’è tempo fino al 9 gennaio, dopodiché si convocheranno nuove elezioni a marzo. Il voto della Cup è arrivato al termine di una lunga e tesa assemblea a Sabadell (Barcellona). Nelle prime due votazioni aveva di poco prevalso il no. Tutto è rinviato a un nuovo incontro del partito previsto il 2 gennaio. «Il futuro della Catalogna appeso a un’assemblea degna di Brian di Nazareth», commenta il leader di Ciudadanos, Albert Rivera.
Niente governo in Catalogna, niente governo in Spagna: a Madrid continuano le trattative, un accordo tra i partiti è necessario per evitare un ritorno alle urne.