La Lettura, 27 dicembre 2015
«CALMzine», la rivista che fa tutto il contrario di GQ
È nata per sconfiggere il killer più pericoloso tra i giovani maschi britannici: il suicidio. È «CALMzine», rivista trimestrale pubblicata dalla charity CALM – Campaign Against Living Miserably – e progettata per parlare al sesso forte con toni gentili. Perché, scrivono gli ideatori, «CALMzine» si rivolge soltanto agli uomini veri: eclettici, ironici, spesso fragili. Capaci di celebrare la diversità e di andare contro ogni stereotipo. «Le riviste maschili sono spesso patinate – ha spiegato a “FastCompany” Kevin Braddock, editor di “CALMzine” – e trasmettono l’idea per cui se compri quel magazine la tua vita cambierà. Noi non puntiamo alle aspirazioni e ai desideri dei lettori. Li incoraggiamo invece a essere onesti sulla propria vita e sui propri sentimenti. In questo senso, “CALMzine” funziona al contrario di riviste come “GQ”». A partire dal design. Quando, infatti, la testata è stata ri-progettata con la supervisione di Jamie McIntyre, art director di It’s Nice That, piattaforma dedicata alla creatività, le indicazioni sono state chiare: colori brillanti, font attuali, icone semplici. «L’idea chiave – ha spiegato Braddock – è far pensare che chiunque avrebbe potuto realizzare “CALMzine”. È nel nostro Dna la volontà di non intimidire, come invece potrebbe fare David Beckham in copertina». La prima cover è stata dedicata a Goldie, musicista e artista, che ha raccontato di aver trovato la propria salvezza nello yoga. E se per ora «CALMzine» è distribuita solo in Gran Bretagna, online è disponibile su Issuu, la piattaforma per il download di pubblicazioni. E ha già ottenuto una nomination ai Mind Media Awards, i riconoscimenti – sponsorizzati dalla Virgin Money Giving – a chi nell’universo dell’informazione inglese si occupa di sofferenza psicologica. Non ha vinto. Ma il messaggio è passato: gli uomini forti non si vergognano della fragilità.