Corriere della Sera, 24 dicembre 2015
Si chiama Warka Water ed è un albero che produce acqua. Impiantato in Africa nella valle del fiume Omo
Un albero che produce acqua. Alchimia geniale e semplice al tempo stesso. Il warka water è una struttura ecosostenibile che ben s’inserisce tra le tradizionali capanne Dorze, nella popolosa valle africana del fiume Omo. Il nome «warka» è quello del ficus ad ombrello, una pianta gigantesca all’ombra della quale, in Etiopia, si tengono pubbliche assemblee e lezioni scolastiche.
Mentre il miracolo della trasformazione dell’aria in acqua è frutto dell’ingegno e della creatività dell’architetto e designer viterbese Arturo Vittori, dello studio Architecture and Vision. Sfruttando l’ampia escursione termica degli altipiani africani il warka water cattura rugiada, nebbia e minuscole particelle d’umidità producendo fino a 90 litri di acqua al giorno. «Ho scoperto questa terra incredibile – spiega Vittori – durante un viaggio nella valle dell’Omo: da un lato la straordinaria bellezza dei paesaggi, dall’altro la difficoltà quotidiana di donne e bambini, costretti a lunghissime passeggiate, fino sei ore al giorno! per procurarsi da bere». Così, rientrato in Italia, Vittori mette a punto una struttura da collocare in un ecosistema intatto, tra capanne di fango e bambù ricoperte di foglie di banano. Il prototipo, presentato alla Biennale di architettura di Venezia nel 2012, è stato realizzato a maggio in un villaggio sopra il lago di Arba Minch. Per la tribù, all’inizio, solo un magico totem. Oggi, dopo pochi mesi, l’esperimento è un successo: la strana torre in giunco e nylon, è gestita dagli abitanti della zona. Il warka water migliora la vita delle popolazioni locali senza stravolgere l’ambiente e la complessa cultura africana.
Lungo la vallata dell’Omo si seguono le tracce di un altro italiano, Vittorio Bottego, che guidò la spedizione alla scoperta del fiume. «E uno dei pochi esploratori italiani noti all’estero – racconta Maurizio Levi, grande conoscitore della storia e delle tradizioni di questa parte ancora vergine d’Africa —. Recentemente le imprese di Bottego sono state riconosciute e sono riportate anche in alcuni libri di studiosi inglesi». A fine ‘800 permaneva un enigma geografico: che percorso segue il fiume? Fu il capitano parmigiano a risolvere il dilemma: l’Omo si getta nel lago Rodolfo. In questi territori ancora vergini il progetto del primo warka water, realizzato con il sostegno del Ministero italiano cooperazione e sviluppo, potrebbe presto replicarsi grazie al crowdfunding.
Anna Maria Catano