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 2015  dicembre 23 Mercoledì calendario

Multe da 30 a 300 euro euro per ogni mozzicone buttato a terra

«È vietato l’abbandono di mozziconi dei prodotti da fumo sul suolo, nelle acque e negli scarichi». Chi trasgredisce questo divieto, cioè – ad esempio – chi getta un mozzicone di sigaretta per terra o sulla spiaggia, nel caso in cui venga scoperto sarà soggetto a una multa tra i 30 e i 300 euro. Va un po’ meglio a chi abbandona «rifiuti di piccolissime dimensioni», come «scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare»: in questo caso la sanzione non potrà suoerare i 150 euro. Sono alcune delle novità contenute nel collegato ambientale alle legge di Stabilità, legge che ieri ha avuto il via libera definitivo dalla Camera con 169 sì, 32 no e 11 astenuti.
Il provvedimento contiene norme di vario tipo, legate tra loro dalla comune matrice ecologista, anche se l’occhio al business è sempre molto attento: non caso la legge si chiama «Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali». Tra i 79 articoli c’è spazio così per interventi che favoriscono la cosiddetta «economia circolare», cioè per il recupero e il riciclo di materie che da rifiuto o scarto industriale possono essere trasformate in risorsa. Ad esempio potranno essere usati negli impianti a biomasse e biogas «i sottoprodotti della trasformazione degli zuccheri tramite fermentazione».
Sono previsti anche incentivi e disincentivi fiscali. I Comuni potranno ridurre la Tari, la tassa sui rifiuti, a chi saprà ridurre gli scarti tramite «pratiche di compostaggio di rifiuti organici effettuate sul luogo stesso di produzione». Le Regioni potranno premiare, tramite «misure economiche di incentivo», i Comuni «che attuano misure di prevenzione della produzione dei rifiuti». Mentre i Comuni che non rispetteranno le percentuali di legge sulla raccolta differenziata subiranno «un’addizionale del 20 per cento al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica». C’è spazio pure per una nuova tassa, anch’essa – ovviamente – in nome dell’ecologia: il «contributo da sbarco». Si applicherà «fino ad un massimo di euro 2,50» su chi giungerà nei territori delle isole minori e sarà riscosso, assieme al prezzo del biglietto, da parte delle compagnie aeree e di navigazione. Le entrate così ottenute serviranno a coprire le spese per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Il ministero dell’Ambiente potrà stanziare sino a un massimo di 35 milioni per finanziare i progetti di mobilità sostenibile (che la legge elenca in «piedibus», «car-pooling», «car-sharing», «bike-pooling» e «bikesharing»). Altri 10 milioni serviranno invece ad abbattere gli edifici abusivi nelle aree a rischio idrogeologico. Torna il vuoto a rendere, sebbene facoltativo: è introdotto infatti, «in via sperimentale e su base volontaria del singolo esercente», il sistema del vuoto a rendere su cauzione per «imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo».
La stessa legge prevede che gli animali come cani, gatti e conigli – ma anche cavalli e galline tenuti per affezione o compagnia, quindi non a scopi produttivi – non possano essere più pignorati: un risultato per i quali le associazioni ambientaliste si sono battute a lungo. Dichiarati «assolutamente impignorabili» anche «gli animali impiegati ai fini terapeutici o di assistenza del debitore, del coniuge, del convivente o dei figli». Meno fortunati i cinghiali, dei quali la legge si occupa per contenerne l’eccesiva proliferazione. Viene infatti «vietata l’immissione di cinghiali su tutto il territorio nazionale, ad eccezione delle aziende faunistico-venatorie e delle aziende agri-turistico-venatorie adeguatamente recintate», ed è «vietato il foraggiamento di cinghiali, ad esclusione di quello finalizzato alle attività di controllo».