Corriere della Sera, 22 dicembre 2015
Quant’è triste il gigante Dzeko
Dopo anni di «falsi nueve» quest’estate la serie A ha fatto la sua scelta: si torna ai veri numeri 9. Il vero miracolo di Sarri è stato blindare Higuain al Napoli, anche senza Champions League, e le risposte delle altre sono state Dzeko (Roma), Mandzukic (Juve), Bacca (Milan) e Kalinic (Fiorentina). L’Inter aveva Icardi, capocannoniere del campionato scorso insieme a Luca Toni con 22 gol, e se lo è tenuto stretto. Edin Dzeko, capace di far vincere il Wolfsburg e di portare la piccola Bosnia al Mondiale 2014, era il fiore all’occhiello: strappato ai ricconi del Manchester City, segnale della rinnovata competitività del nostro campionato. E, invece, adesso è il più in difficoltà della banda dei bomber.
Gonzalo Higuain ha fatto la differenza in questo campionato: 16 gol in 17 giornate (1438’) e 2 anche in Europa League in soli 113’. Un mostro. Nikola Kalinic è il miglior affare qualità/prezzo: comprato dalla Fiorentina per meno di 7 milioni, il croato si è abbassato l’ingaggio che prendeva al Dnipro e segnato 10 gol in 1.167 minuti (più uno in Europa League). Carlos Bacca, proprio come il Milan, ha passato qualche momento difficile, ma di sicuro non ha perso il fiuto del gol: ne ha segnati 8 in 1.340 minuti con soli 14 tiri verso la porta avversaria. Nessuno ha la sua media.
Mario Mandzukic è partito lento come la Juve, ma ha recuperato alla grande: 6 gol in campionato e 2 in Champions League, a segno 7 volte nelle ultime 8 partite. In molti rivedono la cattiveria di Tevez.
Edin Dzeko è fermo a 3 gol in campionato, 2 su rigore, l’ultimo su azione il 30 agosto contro la Juve. Sembrava il passaggio di consegna dello scudetto, ma purtroppo per la Roma non è stato davvero così. Domenica, contro il Genoa, ha subito la sua prima espulsione in carriera (29 ammonizioni in 312 partite con Zeljeznicar, Teplice, Wolfsburg e Manchester City; 10 in 76 presenze con la Bosnia), mandando a quel paese l’arbitro Gervasoni in un comprensibilissimo inglese. Dzeko era partito con 6 tiri contro il Verona alla prima di campionato e ne ha fatti 5 in tutto nelle ultime tre gare contro Napoli (1), Spezia (2) e Genoa (2). Garcia (che aspetta a Parigi la decisione definitiva di Pallotta, mentre resta molto forte l’ipotesi Spalletti) non ha ancora trovato il modo di utilizzarlo bene insieme a Gervinho e Salah, così Edin intristisce e cerca palloni sulla fascia. Il suo impegno è totale e molti tifosi romanisti continuano a rincuorarlo, ma un bomber senza gol sfiorisce. Come salvare il soldato Dzeko?