il Fatto Quotidiano, 21 dicembre 2015
Dal 3-3-2 di Berlusconi alla difesa della diga di Mosul: il frasario della settimana di Marco Travaglio
Non spingete. “Alle politiche giocheremo con il 3-3-2” (Silvio Berlusconi, FI, Libero. 17.12). Inguaribile ottimista: crede di avere otto elettori.
Maddecheahò. “Cosa c’entra la Boschi?” (Adriana Vigneri, l’Unità, 17.12). Niente, si figuri, passava di lì per caso.
Armadi. “Banche, non abbiamo scheletri nell’armadio” (Matteo Renzi, Pd, presidente del Consiglio, Corriere della sera, 14.12). Sono già usciti tutti.
Promessa o minaccia? “Non mi spaventano. Vado avanti, mai lasciare le cose a metà” (Maria Elena Boschi, Pd, ministro delle Riforme, la Repubblica, 15.12). Terrore fra i risparmiatori di Banca Etruria.
Armi di distrazione di massa. “Ue, Renzi attacca la Merkel” (la Repubblica, nel giorno della sfiducia alla Boschi respinta dalla Camera, 19.12). È il sequel di “Totò contro Maciste”.
Certezze/1. “Qualcuno pagherà” (Ignazio Visco, governatore di Bankitalia sul crac delle banche, la Repubblica, 20.12). Un passante a caso, estratto a sorte.
Certezze/2. “L’attività di vigilanza di Consob e Bankitalia non si mette in discussione” (Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia, l’Unità, 16.12). Se no?
Animal House/1. “Non penso più alla politica e non la seguo nemmeno: gestire un’azienda agricola è un lavoro impegnativo, gli animali vanno seguiti sette giorni su sette” (Renzo Bossi, 15.12). Soprattutto trote e somari.
Animal House/2. “Addestriamo più cani contro il crimine. Piuttosto che un poliziotto, meglio perdere 100 cani” (attribuita ad Angelino Alfano, Ncd, ministro dell’Interno, 14.12). Se ne avanza uno, si potrebbe provarlo da ministro dell’Interno.
Istituzioni. “È un obbligo istituzionale partecipare alla presentazione del libro di Vespa: c’è il G7, il G20, la presentazione del libro di Vespa, la fiducia alla Camera…” (Matteo Renzi, Pd, 1.12). Mai più senza.
I Paniz e i pesciz. “Ghedini mi ha cacciato dal Parlamento” (avv. Maurizio Paniz, ex deputato FI, già estensore della celebre mozione su Ruby nipote di Mubarak, Libero, 14.12). Quindi c’è del buono persino in Ghedini: chi l’avrebbe mai sospettato.
Il pope di Papi. “Lo psichiatra Alessandro Meluzzi, criminologo e frequentatore assiduo di salotti televisivi (ma anche ex deputato di Forza Italia, ndr), ha negli occhi una luce nuova. Anzi, antica. Dopo essersi convertito alla Chiesa ortodossa, è diventato prete in piena regola. Tanto che dice messa e può celebrare matrimoni. ‘Chiamatemi fratello Alessandro’” (Sorrisi e Canzoni Tv, 16.12). Beati i figli unici.
Carbon fossile. “Provo profondo imbarazzo per i ripetuti attacchi di Saviano contro il ministro Boschi… Mi pare che il nostro caro scrittore non usi proprio farina del suo sacco ma che si limiti a copiare le accuse della destra più becera… Saviano se ti senti migliore di tutti per una volta non pontificare: dimostracelo. Mettiti in gioco e non solo sulle tv di Stato e con editoriali per aumentare il tuo business e la tua popolarità. Potresti scoprire che lavorare per il bene del paese è una cosa difficile. Ben più difficile che scrivere sotto dettatura” (Ernesto Carbone, deputato Pd, l’Unità, 13.12). Insomma, Saviano: impara da Carbone, soprattutto la punteggiatura. Che è tutta farina del suo sacco, e si vede.
Asilo Mari(uccia). “La Boschi arriva in ufficio molto presto, ma ci messaggiamo dall’alba, dopo le 6 lei già è operativa. E non è vero che la chiamiamo Meb, quella è solo la sigla che ha su Twitter. Noi la chiamiamo Mari” (Ivan Scalfarotto, Pd, sottosegretario ai Rapporti col Parlamento, Radio2, 14.12). Siamo in buone mani.
Ufficio Sinistri. “Io sono di sinistra e non da ora” (Giuseppe Sala, commissario Expo e candidato Pd a sindaco di Milano, Corriere della sera, 14.12). Da quando stavo con Letizia Moratti.
Sopravvivere. “Stasi, prima notte in cella: ‘Sono sconvolto, non so come sopravviverò qui’” (La Stampa, 14.12). Domandalo a Chiara Poggi.
Il titolo della settimana/1. “Garlasco, Stasi subito in carcere” (Il Messaggero, 13.12). Appena 8 anni dopo aver ucciso Chiara. Non se ne può più di questa giustizia veloce.
Il titolo della settimana/2. “La difesa della diga” (l’Unità sulla decisione di Renzi, annunciata a Porta a Porta, di inviare 450 soldati italiani a proteggere un cantiere a Mosul, 16.12). Viva la diga, che dio la benediga.