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 2015  dicembre 21 Lunedì calendario

In Spagna vincono i popolari ma senza maggioranza • Blitz di Israele a Damasco: eliminato il leader degli Hezbollah siriani • La Danimarca imporrà ai migranti di frequentare corsi su come trattare le donne • La riscossa del libro (di carta) • Il venticinquenne che ha sparato all’ex e poi, credendola morta, s’è suicidato

 

Spagna In Spagna le elezioni politiche hanno sancito la fine del bipartitismo. I risultati del voto rendono reale quello che i sondaggi già davano per certo: il Partido Popular di Rajoy è primo con quasi il 29% dei consensi, il Psoe al 22% seguito da vicino dallo straordinario risultato di Podemos, oltre il 20% (dato che include anche le alleanze strette localmente dal partito). Ciudadanos - che fino a inizio mese era terzo e insidiava da vicino i socialisti - chiude solo quarto, sotto il 14%. I popolari ottengono 123 seggi, con una perdita netta di 65 seggi rispetto a quattro anni fa, e molto al di sotto della soglia dei 176 necessari per governare da soli. Allo Psoe vanno 90 deputati, 69 a Podemos e 40 ai liberali centristi di Ciudadanos. Nove e otto seggi rispettivamente per i due partiti nazionalisti catalani, Erc e Dl, mentre 6 ne ottengono i nazionalisti baschi del Pnv. Unità popolare, la storica sinistra ormai quasi cancellata da Podemos, dimezza i suoi consensi e prende due seggi: ne aveva 11. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]

Damasco Con due missili lanciati dai jet contro un edificio alla periferia di Damasco Israele ha eliminato Samir Kuntar, il leader degli Hezbollah siriani autore 36 anni fa di uno dei più efferati atti di terrorismo contro lo Stato ebraico. Nel 1979 Kuntar aveva 16 anni, militava nel Fronte di liberazione della Palestina di Abu Abbas e assieme a tre complici adoperò un gommone a motore per raggiungere la spiaggia di Naharya dal Sud Libano. Appena sbarcati, i quattro palestinesi uccisero un agente per poi addentrarsi nella cittadina e sequestrare Danny Haran con la figlia Einat, di 4 anni. Vennero catturati dentro la casa, dove la madre Smadar e la sorellina Yael, 2 anni, si nascosero strisciando sul pavimento. Kuntar portò gli ostaggi sulla spiaggia dove si accorse che il gommone era oramai danneggiato e reagì sparando alle spalle a Danny Haran, spingendogli la testa sott’acqua per assicurarsi che fosse morto. Prese quindi Einat, sbattendole la testa su una roccia e colpendole il cranio col calcio del fucile fino a frantumarlo. Morì anche Yael, soffocata involontariamente dalla madre nel tentativo di impedirle di piangere per non farsi trovare. Kuntar venne catturato, restando nelle prigioni israeliane per oltre 30 anni fino al 26 marzo 2008 quando Gerusalemme lo consegnò agli Hezbollah libanesi nell’ambito di uno scambio per ottenere le spoglie di due soldati uccisi. Pochi mesi dopo il presidente siriano, Bashar al Assad, ricevette Kuntar con tutti gli onori consegnandogli la più alta onorificenza e gli Hezbollah lo accolsero come un eroe, tanto più che Kuntar difese la strage di Naharya, promettendo di voler uccidere «quanti più civili e militari israeliani» considerando lo Stato ebraico una «malattia a cui porre fine». Kuntar è il primo leader Hezbollah eliminato da Israele dall’inizio dell’intervento russo in Siria (Molinari, Sta).

Danimarca In Danimarca hanno scoperto che fra gli uomini recentemente immigrati da Paesi di stretta osservanza musulmana, la possibilità che venga commesso uno stupro o un qualunque abuso contro una donna è di tre volte più alta che fra i cittadini danesi «doc». Perciò, la Danimarca farà presto quello che hanno già fatto la Norvegia e la Baviera tedesca, quest’ultima rivolta agli alunni adolescenti: attraverso corsi regolari annessi a quelli linguistici, insegnerà l’educazione sessuale ai suoi ultimi arrivati, secondo i criteri morali e legali dell’Occidente. Con una differenza, rispetto a Oslo e Monaco di Baviera: a Copenhagen, i corsi saranno obbligatori e non volontari. Questo, perché la situazione viene già giudicata più grave che altrove: mentre gli immigrati extracomunitari rappresentano circa il 12% della popolazione totale danese, fra il 2013 e il 2014 erano immigrati o figli di immigrati il 34,5% dei condannati per stupro. In tutti e tre i Paesi, i temi principali dei corsi di formazione (così vengono chiamati) sono o saranno comunque gli stessi: come trattare una donna, imparando a rispettare la sua dignità e le sue libertà personali; come apprendere che non è proprietà del marito, del padre, del fratello; come accettare che le leggi del nuovo Paese di residenza non obbediscano a precetti religiosi ma ai diritti universali degli uomini e delle donne. La Norvegia, primo Paese ad aver attuato l’esperimento finanziato dal governo già dal 2013 (4 o 5 ore di corso alla settimana, affiancate all’insegnamento del norvegese), sembra darne ora un primo giudizio positivo, come ha rilevato ieri anche il New York Times (Offeddu, Cds).

Libri L’impennata degli ebook nel triennio 2008-2010 spinse alcuni analisti a pronosticare il sorpasso dei libri di carta nel 2015. Invece un’indagine Nielsen appena pubblicata dice che negli Stati Uniti la vendita di libri cartacei è in crescita, essendo passata dai 559 milioni di copie del 2014 ai 571 di quest’anno. Crescita esigua ma significativa, specie se confrontata con l’andamento calante del mercato digitale, che è sceso al 20 per cento dal 22 dell’anno scorso. Secondo un sondaggio del Centro di Ricerca Pew, sono diminuiti negl i ultimi dodici mesi gli americani che utilizzano un e-reader (dal 2011 il calo, secondo il New York Times , sarebbe addirittura del 50 per cento). E un paio di mesi fa la catena britannica Waterstones ha rinunciato a vendere il Kindle n ei suoi negozi a causa della scarsità di richieste (definite «penose»). (Di Stefano, Cds)

Suicidio Graziano Bruognolo, 25 anni. Venditore ambulante a San Giorgio a Liri, vicino Frosinone, «sempre sorridente», ogni giorno, assieme alla mamma, sistemava la sua bancarella di vestiti davanti al supermercato Sigma di proprietà della famiglia di Annachiara D’Onofrio, 27 anni, originaria di Formia in provincia di Latina, bella, laureata in Lettere e filosofia. I due qualche mese fa s’erano fidanzati ma avevano caratteri troppo diversi e così lo scorso ottobre Annachiara l’aveva lasciato. Graziano più volte aveva provato a convincerla a tornare insieme, lei però gli aveva sempre risposto di no. L’altra mattina aspettò che la ragazza uscisse dal supermercato dove dava abitualmente una mano ai genitori, e quando la vide avvicinarsi all’auto parcheggiata qualche centinaio di metri più in là tirò fuori una calibro 22 che s’era procurato chissà come e le sperò due colpi all’addome. Lei crollò per terra, lui si puntò la pistola al petto e fece fuoco. Il Bruognolo, morto all’istante. La D’Onofrio, operata due volte, è in coma farmacologico e in prognosi riservata per le ferite all’addome. Alle 10.40 di sabato 19 dicembre a San Giorgio a Liri, vicino Frosinone (G. Fas., Cds).

(a cura di Roberta Mercuri)