Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  dicembre 20 Domenica calendario

Scontro alla Camera tra Pd e grillini • Arriva una carta sconti per le famiglie con almeno tre figli • Da Bertone 150 mila euro per il Bambin Gesù • Un’altra strage di bambini nell’Egeo • La «crudeltà algoritmica» di Year in Review

 

Scontro Bagarre ieri pomeriggio nell’aula di Montecitorio durante il voto sulle ultime modifiche alla legge di Stabilità 2016: la scintilla arriva quando la maggioranza boccia la richiesta delle opposizioni di escludere dal computo dei redditi per la determinazione dell’Isee le pensioni di invalidità e le indennità di accompagnamento. A quel punto alcuni deputati del Movimento 5 Stelle accusano i colleghi della maggioranza di respingere norme a favore delle fasce più deboli e di appoggiare emendamenti «mancia», con finanziamenti a associazioni «amiche». E alcuni grillini continuano a usare ripetutamente il termine «marchettari», rivolgendosi a esponenti della maggioranza. Poi espongono cartelli che infervorano gli animi tanto che la presidente della Camera, Laura Boldrini, fatica a mantenere la situazione sotto controllo al punto da essere costretta a minacciare l’interruzione del dibattito. Il governo, però aveva espresso parere negativo su questa proposta. Critiche sulla maggioranza arrivano anche da Giorgia Meloni (FdI), che aveva proposto l’emendamento al centro dello scontro (Di Frischia, Cds)

Card Tra le norme varate una carta-sconti destinata alle famiglie con almeno tre figli a carico di età inferiore ai 26 anni. E’ destinata a nuclei composti da cittadini italiani ma anche stranieri, a condizione che siano regolarmente residenti. La nuova «carta della famiglia», frutto di un emendamento proposto da Mario Sberna (Per l’Italia) alla legge di stabilità che rafforza il pacchetto anti-povertà, è volontaria, cioè va richiesta esplicitamente al comune di residenza e si dovranno pagare i costi di emissione. Servirà ad ottenere sconti sull’acquisto di beni e servizi, ad esempio attraverso la creazione di uno o più gruppi di acquisto famigliare (Gaf) e gruppi di acquisto solidale (Gas), oppure per ottenere riduzioni tariffarie con soggetti pubblici o privati che aderiscono all’iniziativa (biglietti famiglia ed abbonamenti famiglia per servizi di trasporto, culturali, sportivi, ludici e turistici ed altro). Ad emetterla saranno i singoli comuni in base ai criteri fissati dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali (Baroni, Sta).

Bertone Mariella Enoc, nominata dalla Santa Sede, all’inizio dell’anno, presidente del Bambin Gesù, ieri ha annunciato: «Il cardinale Bertone, riconoscendo che quello che è successo ha costituito un danno per il Bambin Gesù e pur confermando di essere estraneo a versamenti di danaro a suo favore, ha voluto venirci incontro, devolvendo una somma di 150 mila euro». Una «donazione» per venire a capo dello scandalo che ha investito l’ex segretario di Stato per la ristrutturazione dell’appartamento vaticano in cui vive. L’accusa al cardinale era pesantissima: aver pagato i lavori con i soldi della Fondazione Bambin Gesù destinati ai bambini malati. Bertone ha sempre sostenuto di aver pagato la ristrutturazione di «due appartamenti» in disuso («non è un attico, il terrazzo è condominiale, in tutto sono 296 metri quadri che condivido con tre suore e una segretaria») con i propri «risparmi», circa «trecentomila euro» sulla base delle fatture che gli aveva girato il Governatorato. Nel frattempo però è saltato fuori che la ristrutturazione era stata pagata anche con 200 mila euro della fondazione Bambin Gesù, come risultava tra l’altro da un’inchiesta del giornalista Emiliano Fittipaldi, ora sotto processo per «Vatileaks 2», poi pubblicata nel libro «Avarizia». Bertone aveva incaricato un avvocato, Michele Gentiloni Silveri, di «svolgere indagini per verificare cosa sia accaduto», negando di aver mai saputo né autorizzato nulla. Sul «mistero» della doppia fatturazione è intervenuto infine l’ex presidente, Giuseppe Profiti, il quale ha ammesso il pagamento come una forma di «investimento» di marketing fatto dalla Fondazione che avrebbe sfruttato l’appartamento come «location vaticana» per realizzare «le maggiori iniziative di raccolta fondi». Così si è arrivati alla «donazione» di Bertone per un progetto di ricerca sulle malattie rare (G.G.V., Cds).

Migranti Un barcone di dodici metri si è rovesciato venerdì notte nel centro della baia di Bodrum, costa sud est della Turchia. A bordo c’erano trentadue persone, siriani, iracheni e pachistani: diciotto sono morti annegate. Tra questi dieci bambini, uno trovato morto tra le braccia della madre, e quattro donne, una incinta di quattro mesi. Dall’inizio dell’anno, nell’Egeo sono annegati 700 profughi bambini.

Year in Review Year in Review è un resoconto generato da Facebook alla fine di ogni anno sulla base dei contenuti condivisi dagli utenti. Una sorta di album fotografico, che riproduce in slideshow le immagini ritenute più rilevanti di altre sulla base di un algoritmo. Quest’anno Year in Review contiene una serie di filtri che dovrebbero, stando a un portavoce del social network, «ridurre la possibilità che vi mostreremo una foto che non volete vedere». Inoltre, lo strumento sarà liberamente modificabile per eliminare i contenuti che sono sfuggiti a tale selezione. In effetti, l’anno scorso diversi utenti si lamentarono della presenza di scatti legati a momenti che non volevano affatto ricordare. Un ragazzo ritrovò un’immagine del suo appartamento in fiamme circondata da assurde decorazioni natalizie. Molti rividero la foto del partner che li aveva lasciati o di se stessi dopo che si erano rotti una gamba: per non parlare di situazioni più dolorose, come la scomparsa di un amico o di un parente. Questi esempi di «involontaria crudeltà algoritmica» — per citare il web designer Eric Meyer, tra i primi a denunciare il problema — hanno portato Facebook a correggere il tiro (Fontana, Cds).

(a cura di Roberta Mercuri)